FCA Melfi, Confintesa scettica su produzione Jeep

Attualmente, presso lo stabilimento Lucano di Melfi (PZ) della FCA, risulta un esubero di oltre 4000 lavoratori, pari a circa il 60% della forza lavoro, per cui si è fatto ampio ricorso agli ammortizzatori sociali. Tale drammatica situazione parrebbe sbloccarsi a partire da marzo 2020, quando inizierà, nello stabilimento della Basilicata, la produzione di un nuovo modello di suv, ovvero la Jeep Compass; ciò, a dire della direzione aziendale e dei principali sindacati, garantirà la piena occupazione.

A riguardo arriva il commento di Giustino D’Uva, segretario generale dei Metalmeccanici di Confintesa: “Malgrado i proclami entusiastici, è palese che la produzione di un solo nuovo modello non potrà garantire un aumento del 60 % e, quindi, un totale riassorbimento della forza lavoro. Più ragionevolmente, a condizione che le vendite della Compass vadano molto bene, si potrà registrare un incremento produttivo di circa il 30%; talché permarrà una quota consistente di esuberi anche per il 2020. Inutile sottolineare quanto sia drammatica la situazione per la fabbrica di Melfi, i cui lavoratori aspettano risposte certe e chiare, non già promesse sterili e vacue. Sarebbe il caso, dunque, che la FCA cominci a pensare ad un piano di rilancio serio che possa quantomeno ridurre il ricorso agli ammortizzatori sociali, che in tutta Italia è ormai divenuto insostenibile. D’altro canto, sarebbe giusto verso gli operai che tutti i sindacati forniscano informazioni veritiere e non fittizie, tali cioè da alimentare false speranze nei lavoratori ed avvantaggiare inopinatamente la controparte aziendale”.

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Redazione

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