Giustizia, UNAEP: “Bene Patroni Griffi su riconoscimento ruolo avvocatura”

“Voglio ringraziare il presidente del Consiglio di Stato, Patroni Griffi, che ha sottolineato l’importanza di stabilire e mantenere un dialogo fra tutti gli operatori del processo amministrativo, a partire dagli avvocati amministrativisti, fra cui gli avvocati pubblici che occupano un posto di rilievo, vista la necessarietà della parte pubblica nel processo amministrativo”. Lo afferma in una nota l’avvocato Antonella Trentini, presidente di Unaep (Unione Nazionale Avvocati Enti Pubblici).

“Quando parliamo di diritti o interessi e di loro tutela, non possiamo non pensare ad un unico disegno in cui alla difesa efficace e di qualità, si deve affiancare una altrettanto efficace ed efficiente risposta giustiziale. L’avvocato, al pari del giudice, è al diretto servizio della Costituzione e delle libertà fondamentali, svolgendo entrambi una imprescindibile e fondamentale funzione sociale orientata all’attuazione di tali principi”, spiega l’avvocato Trentini. Resta, tuttavia, osserva ancora il presidente di Unaep, “uno squilibrio sul piano costituzionale delle parti del processo. La funzione del magistrato è, infatti, contenuta nella Costituzione mentre quella dell’avvocato, pur prevista in più norme, non lo è. Ed è proprio nel processo amministrativo che siffatta claudicatio si manifesta in maniera particolarmente immediata, attesa la sindacabilità di poteri pubblici da un lato, e le posizioni dei cittadini, dall’altro. Occorre che la magistratura pretenda che l’avvocatura diventi un interlocutore alla pari, che miri a quell’unità della giurisdizione che il ceto forense prima e la Curia ora sollecitano come valore comune da affermare in modo sempre più deciso”, conclude Trentini. Unaep, sindacato nato nel 1971, è oggi presente in tutta Italia con propri iscritti, è articolata in sedi regionali e conta oltre 900 iscritti su un bacino totale di avvocati iscritti all’elenco speciale di circa 4.000 unità.

Nell’ultimo decennio Unaep si è imposta nel panorama forense, giurisdizionale e politico come interlocutore affidabile, propositivo, concreto, collaborando sia all’erogazione della formazione con stipula di apposito protocollo d’intesa con il CNF e con la Scuola Superiore del CNF, che con gli organi parlamentari per l’elaborazione dei provvedimenti di legge che la riguardano: dall’art. 23 della riforma forense, che riporta i principi di indipendenza ed autonomia, la cui tutela costituisce oggetto e scopo dell’Associazione; all’attività nelle Commissioni parlamentari per la Legge di Stabilità, per il DL 90/2014.

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Redazione

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