Mozione M5S impegna il governo alla riforma del 118
Mozione 5stelle per modificare il sistema attuale di organizzazione del 118 e istituire un modello di base del Sistema di emergenza territoriale che sia unitario su tutto il territorio nazionale e non frammentato regione per regione. Al centro della mozione che impegna il governo, anche il funzionamento del 112 in parallelo al numero di emergenza 118 e non sostitutivo, per escludere passaggi telefonici tra centrali operative con spreco di minuti preziosi e grave rischio per la salute della persona che chiede soccorso. L’applicazione della geolocalizzazione per chi chiama.
Il governo attualmente sta già lavorando a un decreto per la riorganizzazione del 118 e la Commissione Sanità del Senato aveva avviato nei mesi scorsi una indagine conoscitiva sul funzionamento del 118.
I punti principali con cui la mozione impegna il governo sono quattro: il primo prevede la creazione di dipartimenti con un modello fatto da esperti e non da politici. Con “obbligo per le regioni di definire piante organiche medico-infermieristiche dedicate a stabilire, per i vari territori, un numero complessivo di postazioni medicalizzate ed infermierizzate in grado di assicurare interventi di soccorso sanitario salvavita sui codici rossi. In grado quindi di effettuare diagnosi e terapia di emergenza nel rispetto degli standard temporali per aree urbane ed extraurbane, e di effettuare la ricognizione di tutti i medici formalmente assegnati al Servizio di emergenza e urgenza territoriale ma impiegati in strutture diverse da quella di assegnazione”. Il secondo punto riguarda la garanzia alla popolazione di accedere direttamente al 118, introducendo in modo omogeneo nel Paese il modello di 112 parallelo e non sostitutivo rispetto agli altri numeri di emergenza. La mozione – prima firmataria Maria Domenica Castellone della Commissione Sanità del Senato – indica che per gli operatori del SET 118, medici, infermieri ed autisti-soccorritori devono essere inquadrati secondo i rispettivi profili giuridici, con specifiche indennità di rischio biologico ed ambientale correlate con il contesto usurante e all’alto rischio di infortunio ed aggressioni. Per quanto riguarda gli autisti-soccorritori si prevede che siano contrattualizzati, pur consentendo la presenza di soccorritori volontari in affiancamento e supporto al personale. Infine il quarto punto chiede che tutte le centrali operative del 118 siano dotate della tecnologia più moderna ed efficace di geolocalizzazione della persona che chiama.
“Sono 23 anni che il 118 nazionale è stato del tutto ignorato dal legislatore, e recentemente addirittura smantellato e snaturato, con la riproposizione di un modello di taxi sanitario degli anni ’80. Ben venga la mozione presentata ieri al Senato, che impegna il governo a sancire una riforma legislativa dedicata al 118”. E’ il commento del presidente del 118 nazionale Mario Balzanelli alla mozione del Movimento 5 stelle che impegna il governo nella riforma dell’attuale sistema di emergenza-urgenza 118. “Nella mozione – indica Balzanelli – viene sottolineata la necessità fondamentale di prevedere piante organiche medico-infermieristiche per i vari Sistemi 118, al fine di non renderli contenitori di Sanità senza contenuto sanitario: ossia, sui mezzi di soccorso ci devono essere sia il medico che l’infermiere, oltre che l’autista soccorritore”. Inoltre, per il presidente del 118, che in più occasioni ha denunciato le condizioni usuranti in cui lavorano gli operatori sanitari dell’emergenza sulle ambulanze, è importante che la mozione faccia riferimento anche a “misure contrattuali incentivanti (indennità di rischio specifico ambientale e biologico), previste anche per gli autisti-soccorritori. Anche per evitare la progressiva desertificazione degli organici sanitari”. “Altri punti centrali della mozione – conclude – riguardano la valorizzazione della figura dell’autista-soccorritore, il modello di 112 parallelo e non sostitutivo rispetto agli altri numeri di emergenza e la geolocalizzazione del telefono della persona che chiama per chiedere soccorso”.
(ANSA)