Per il TAR gli avvocati possono lavorare gratis: la denuncia dell’AIGA
“Mi pare paradossale che i TAR di altre regioni abbiano sancito la non gratuità della prestazione professionale dell’avvocato (vedi TAR Campania e TAR Calabria) e poi giunga il TAR Lazio che stabilisce, al contrario, che è corretto che un avvocato lavori gratis per la PA purchè sia eventuale ed occasionale. Mi domando come un incarico di consulenza della durata di ben due anni, come quello del bando impugnato, possa definirsi occasionale”. Così l’avvocato Alberto Vermiglio, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Giovani Avvocati, che sul punto contesta la decisione del TAR.
“Siamo quasi – precisa Vermiglio – nel campo dell’assurdo laddove ricordo che lo stesso Stato che richiede agli avvocati consulenze gratuite poi, tramite le Agenzie delle Entrate territoriali, esegue accertamenti per presunta evasione fiscale nei casi in cui i legali abbiano prestato la propria professionalità a titolo gratuito, magari a parenti ed amici. Praticamente è possibile lavorare gratis, ma solo se lo fai per la Pubblica Amministrazione, non ci viene nemmeno lasciato il potere di scegliere con chi fare l’avvocato pro bono e con chi no. Ritengo invece che dinanzi a decisioni del genere, tutta l’avvocatura, debba ribadire che il principio dell’equo compenso vale per tutte le tipologie di incarichi e per ogni attività professionale prestata in favore di qualsivoglia cliente. Solo così parte della nostra dignità professionale ci potrà essere riconosciuta”