Piazza Caduti in Guerra, Carinaro nel Cuore: “Da luogo della memoria a luogo di bivacco”

“In occasione della ricorrenza del 4 Novembre, giornata dell’unità nazionale delle forze armate, vorremmo riflettere e fare alcune considerazioni sull’importanza dei monumenti ai caduti in guerra nelle nostre città ed in particolare nel nostro comune. Dopo la vittoria della grande guerra a Carinaro, come altrove, si sentì la necessità di ricordare quanti con il sacrificio della propria vita contribuirono alla difesa della nazione e dei propri confini. Pertanto, il nostro monumento è un luogo destinato alla memoria, alla riflessione e al ricordo dei nostri compaesani caduti in tutte le guerre”. Così, in una nota, il gruppo di minoranza Carinaro nel Cuore.

“Con l’avvento della nuova amministrazione, tale onorifica funzione sembra essere smarrita. Infatti, questo luogo pare essere destinato ormai, nell’intenzione della maggioranza, a luogo di svago e ricreazione. Negli ultimi mesi si è provveduto, infatti, all’installazione di un numero consistente di panchine al fine evidente di permettere l’accesso al pubblico spesso recanti con loro anche animali di compagnia. Nelle nostre intenzioni e, certamente, in quelli che avevano provveduto a tali edificazioni, tale luogo (considerato sacro) necessitava di una particolare cura e di un accesso controllato, e aperto al grande pubblico solo in solenni occasioni qual è appunto quella del 4 novembre. Non si rivede, infatti, la necessità di mutare la destinazione del luogo per adibirlo a spazio di intrattenimento quando a tale funzione è già preposta la villa comunale (che oltretutto versa in stato di sommo degrado, su cui a breve vi promettiamo di intervenire), dove tra l’altro fu riservata un’area attrezzata per gli animali di compagnia”.

http://www.larampa.it/2019/10/25/foto-carinaro-conclusi-i-lavori-in-piazza-caduti-in-guerra/

“Anche sull’abbattimento della barriera architettonica, ancorché apprezzabile nell’intento, ci sarebbe molto da dire circa le modalità di realizzazione. A nostro avviso, infatti, andava realizzata predisponendo la pendenza all’altezza dell’ingresso (dall’interno verso l’esterno) e non interrompendo la continuità del marciapiede creando anche pericolo ai pedoni e alla circolazione. All’altezza della stessa, difatti, non è stato predisposto neanche un attraversamento pedonale, nè la presenza della stessa appare segnalata; e quindi facilmente individuabile per gli automobilisti che sopraggiungono. Inoltre, tale creazione risulta essere proprio brutta dal punto di vista architettonico e non in linea con la tipologia estetica del monumento. Eppure, dopo il tempo impiegato per realizzarlo (circa 2 settimane) e con una serie di innumerevoli tentativi, al fine di prendere le “giuste” misure, e un inutile spreco di risorse e denaro pubblico ci saremmo aspettati un lavoro sicuramente meglio realizzato. Dunque ci chiediamo: è mai possibile che nessuno, tra tante giovani menti illuminate ed esperti di urbanistica si sia avveduto di una tale bruttura? Noialtri si! Pertanto, chiediamo il ripristino dello stato dei luoghi e la realizzazione dello scivolo per diversamente abili in linea con l’ingresso principale e più confacente alla monumentalità del luogo”.

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Redazione

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