Roma. Omicidio Sacchi, Cortese: “I nostri ragazzi non sono più al sicuro”

“Si torna a sparare a Roma in mezzo alla strada. Dopo il tragico episodio dove è rimasto coinvolto il nuotatore Manuel Bortuzzo la situazione sul fronte della sicurezza è peggiorata. Quello che colpisce non è tanto l’aumento di episodi di criminalità ma è la loro efferata violenza. Si è consumato così, ieri sera, vicino al parco della Caffarella una rapina ai danni di una coppia di ragazzi in cui Luca Sacchi, personal trainer capitolino è morto nel tentativo disperato di difendere la sua ragazza”. Così Antonella Cortese, criminologa e Vice Presidente Osservatorio Nazionale dei diritti e della salute dei militari e forze dell’ordine.

“I nostri ragazzi non sono più al sicuro, uno zainetto costa la propria vita in qualche periferia messicana. Adesso siamo tutti consapevoli che abbandonare il territorio e non investire nella sicurezza porta alla rottura del patto sociale e questo i cittadini non lo meritano. Chiediamo più agenti, caserme, stipendi adeguati e sblocco immediato di tutte le graduatorie nelle Forze dell’Ordine. Il ministro dell’Interno e il Prefetto di Roma devono dare risposte concrete”.

Redazione

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