Roma. Il Partito Cristiano Sociale si avvia alle prossime elezioni: Pietro Appollonio coordinatore nazionale

Il Partito Cristiano Sociale si prepara per le prossime elezioni e lo fa con i tanti aderenti che hanno voglia di cambiare questo sistema che non da più risposte ai quesiti degli italiani.

Il partito si è esteso in breve tempo, in tutte le regioni d’Italia, unendo professionisti, imprenditori, e cittadini ormai sconfortati dalla attuale politica, così come quella precedente, ed hanno voglia di un vero cambiamento.

“Stiamo preparando le liste per le prossime elezioni regionali che si svolgeranno in Italia. Siamo presenti anche in Campania e la nostra lista è pronta per le prossime comunali. Il nostro è un partito di centro all’interno del quale confluiscono vari movimenti civici, partiti ed associazioni. Da queste varie liste speriamo di trovare il candidato ideale da presentare alle prossime elezioni a Governatore della Regione. Ove non saremo convinti delle scelte che ci verranno proposte siamo pronti a concorrere da soli – dice il coordinatore nazionale del Partito Cristiano Sociale, l’imprenditore Pietro Appollonio -. Il nostro partito nasce con lo scopo di unire realtà diverse con un solo fine ed una bandiera: quella di lealtà, amore per il paese, volontà di cambiare le cose. Il nostro scopo è quello di dare serenità al popolo italiano, quella stessa che negli ultimi anni è ormai svanita. Cominciando dal lavoro che appare sempre più utopico, una sanità allo sbando, gestita da una politica di favoritismi, dalle scuole, sempre meno al centro della politica del cambiamento. Regna sovrana la confusione in tutti i settori, serve una politica chiara, obiettivi e conoscenza dei veri problemi che attanagliano il nostro paese”.

“Questo e governi precedenti hanno ridotto all’osso il nostro paese, ci vuole un cambio di rotta e siamo sicuri che in noi, i cittadini, potranno trovare la lealtà, la correttezza, la rinascita che merita. Vogliamo interessarci dell’ambito sociale a 360 gradi, in particolar modo ci interessa il benessere del disabile per il quale i nostri governi non hanno fatto molto, lasciando i problemi e la cura alla sola famiglia, che vi si spende spesso con grandi sacrifici o con l’intervento delle associazioni. Vogliamo che rientrino i nostri imprenditori che, tartassati all’inverosimile, sono costretti a portare le loro aziende all’estero, snaturando il nostro paese ed i nostri talenti. I giovani vanno via dopo la laurea o addirittura vanno a laurearsi all’Estero dove vengono impiegati facilmente, mentre chi si laurea in Italia, se vuole lavorare, deve emigrare. Questi e tanti problemi di una Italia che ha tanto da dare, un paese che tutti ci invidiano e non sappiamo tenerci le nostre eccellenze. Vogliamo ripartire e far ripartire la nostra Italia, E se i cittadini vorranno darci fiducia sapremo ricompensarli”.

Redazione

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