Sarno. Bilanci partecipate nascoste, PaP: “Ente viola obblighi trasparenza”
La situazione economico finanziaria delle società partecipate dal Comune di Sarno è avvolta da una cortina fumosa legata alla violazione degli obblighi di trasparenza e pubblicità dei conti di cui è impossibile avere traccia sulle ultime annualità. Un caso di maladministration che bolla questa maggioranza per la sua cattiva condotta. I bilanci della Cofaser, della ex Agroinvest e di Agro Solidale, in barba alla relativa normativa in materia ai sensi del D.lgs.33/2013, non sono infatti pubblicati dai rispettivi siti istituzionali, tanto meno dal sito del Comune di Sarno.
“Definirla una distrazione è troppo poco – dichiara Massimiliano Tresca – visto che gli ultimi bilanci pubblicati risalgono al 2016. Mancano quelli relativi al 2017 e 2018. C’è da chiedersi perché gli amministratori si espongano a certe mancanze e interrogativi, cosa non vogliono farci sapere? E’ di oggi la notizia che il Consigliere Montoro ha denunciato a mezzo stampa una perdita di esercizio per la Cofaser di € 1.206.500 per il 2018. In attesa di avere dati certi protocolleremo un’istanza di accesso civico agli atti, ai sensi dell’art.5, D.lgs.33/2013 e una nota al Segretario Comunale, nella quale evidenzieremo tutte le inadempienze del caso, chiedendo di ripristinare immediatamente la legalità del procedimento. La cattiva amministrazione, non dimentichiamolo, è l’azione di un ente che diventa causa di un’ingiustizia. Le illegittimità nascoste nell’opacità delle azioni e degli atti, sono fin troppo chiare”.
Potere al Popolo si farà promotore di una proposta di Consiglio Comunale ai sensi dell’art. 20 dello Statuto Comunale, nella quale si chiederà di approvare un “Regolamento sul controllo analogo” delle società partecipate per assicurare trasparenza, efficienza e partecipazione sulle scelte strategiche e gestionali delle citate società. Si tratta di una scelta politica e di indirizzo relativa alle attività delle partecipate che l’amministrazione comunale andrà così ad operare discutendo in consiglio comunale, con le parti sociali e i vari portatori di interesse. In tal modo le linee gestionali ed operative delle società partecipate, non saranno limitate alla supervisione degli amministratori, ma saranno collettivamente condivise e valutate”.