(FOTO) La Storia di Aversa. Ecco dove è finito l’orologio dell’Annunziata risalente al ‘700

Non molti sanno che fino agli anni 2000, prima che iniziassero i lavori di ristrutturazione dell’Arco dell’Annunziata, vi era installato un orologio risalente al ‘700 costruito da sapienti artigiani esperti del settore, installato su Porta Napoli. Era uno dei pochissimi orologi esistenti bifacciali: aveva i quadranti verso sud e verso nord. L’orologio, fiore all’occhiello della città di Aversa, era ospitato in un casotto di pietra.

Nel lungo periodo di totale abbandono e degrado in cui versava l’Arco dell’Annunziata, l’amministrazione di allora decise di ridare lustro al quel monumento, punto di riferimento storico della cittadina normanna. Lavori di ristrutturazione che poi in seguito furono ridimensionati: il progetto originale prevedeva innanzitutto la sostituzione dei solai con travi in legno utilizzando i materiali con il quale era stato costruito l’arco e la riapertura sul basamento principale, un’originaria porta che avrebbe permesso ai cittadini di visitare l’Arco e di salire sia sul Belvedere, sia in cima al Campanile; in realtà fu fatta la solita e classica ‘lavata di faccia’: i solai furono sostituiti con delle classiche reti metalliche. Secondo voci, per via di un budget “piccolo”, ci si limitò a rimettere in sesto l’arco con maldestri interventi.

Tornando all’orologio, lo stesso andava riparato e si decise di affidarlo ad un noto artigiano del beneventano Cavalier Salvatore Ricci di San Marco dei Cavoti (Benevento) esperto nel recupero, restauro e riparazione degli orologi a torre, probabilmente l’ultimo esperto di tali macchinari.

All’inizio degli anni ’80, l’orologio fu smontato utilizzando una grande gru. Le immagini dei lavori furono riprese dalla Rai che all’epoca trasmetteva le prime edizioni del TGR regionale (nonostante numerose richieste non siamo riusciti a reperire presso gli archivi Rai il servizio). Sta di fatto che il comune di Aversa si è completamente dimenticato dell’orologio anzi qualcuno pensò di sostituire l’originario orologio dell’700 con un orologio di fattura cinese ad energia elettrica.

Dopo anni, noi de LaRampa ci siamo fatti venire lo sfizio di ricercare questo cimelio Aversano. La ricerca è stata lunga e laboriosa. Ci siamo mossi con pochi e deboli indizi. Varie piste portavano in provincia di Benevento. La ricerca si estesa su tutto il territorio beneventano fin quanto, con sommo stupore, siamo venuti a conoscenza che il cavalier Salvatore Ricci, nel suo comune, aveva fatto un museo degli orologi a torre utilizzando proprio una serie di orologi che gli erano stati dati in riparazione e mai reclamati.

Qualche mese fa ci siamo messi in contatto con l’assessore al ramo del comune beneventano, il quale la prima volta si è preoccupato che volessimo riportate ad Aversa l’orologio, onestamente consigliammo e sottolineammo che l’orologio poteva avere ‘ancora vita’ nel museo, invece di  ‘morire’ abbandonato in qualche deposito aversano.

La ricerca è stata lunga e laboriosa ma siamo arrivati alla conclusione che il macchinario dell’orologio di Aversa, ricordiamo risalente all’700, epoca in cui fu eretto l’arco Porta Napoli, si trova a San Marco dei Cavoti presso il museo degli orologi da torre. Colpevole è stata esclusivamente la noncuranza degli uffici comunali e delle Amministrazioni comunali degli anni 2000 dimenticandosi di riportare il prezioso cimelio nella città Normanna.

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Redazione

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