Napoli. Crisi Whirlpool, Consiglio Regionale approva odg per rilancio sito produttivo
Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto dal vice presidente, Tommaso Casillo, ha approvato all’unanimità un ordine del giorno che impegna la Giunta regionale a proseguire il proprio impegno in soluzioni che garantiscano il rilancio del sito produttivo napoletano di Whirpool e ogni sostegno per la tutela dei livelli occupazionali e per scongiurare la chiusura del sito anche attraverso l’impiego delle risorse previste per il Patto per la Campania e per le Zes.
Il voto ha fatto seguito ad un intenso dibattito al quale hanno preso parte tutte le forze politiche e che è stato aperto dal Presidente della Commissione Regionale Lavoro e Attività produttive, Nicola Marrazzo: “abbiamo sposato la battaglia dei 420 lavoratori di Whirpool perché senza lavoro non c’è dignità, non c’è sicurezza, non c’è famiglia, e la Regione è fattivamente intervenuta, con venti milioni di risorse pubbliche, per difendere lo stabilimento produttivo di Napoli” – ha evidenziato l’esponente del Pd – per il quale “la difesa del sito Whirpool di Napoli va inserita in una strategia industriale per la nostra Regione, che è indispensabile per non dover solo correre dietro alle emergenze occupazionali, ma per programmare lo sviluppo produttivo del territorio”.
“La crisi della Whirpool non si esaurisce nel dramma occupazionale dei suoi dipendenti ma la chiusura dello stabilimento avrà gravi ripercussioni anche sull’ìndotto che, solo in Irpinia, coinvolge circa 200 lavoratori che perderebbero anch’essi il lavoro” – ha evidenziato il consigliere Vincenzo Alaia.
“L’ opposizione di centrodestra ha chieste che si tenesse questa seduta di Consiglio regionale al fine di intervenire, come Istituzione consiliare, per fermare l’ennesima perdita di un’importante azienda a danno del nostro territorio e conseguente perdita di posti di lavoro. Ci troviamo in questa situazione a causa della fallimentare gestione del Ministero del lavoro e dello sviluppo economico e dobbiamo compiere ogni sforzo per evitare questo dramma occupazionale” – ha evidenziato il capogruppo di FI, Armando Cesaro.
“Chiedo al Presidente De Luca di attivarsi in tutte le sedi per scongiurare questo dramma occupazionale, al quale si sta accompagnando quello altrettanto drammatico dell’Ilva di Taranto” – ha evidenziato il consigliere Carlo Iannace (De Luca Presidente) che, nel suo intervento, ha espresso cordoglio per la morte dei tre Vigili del Fuoco rimasti vittime dell’esplosione di un ordigno mentre intervenivano in una cascina a Quargnento, vicino ad Alessandria.
“Anche nel passato abbiamo avuto aziende nel Sud e particolarmente in Campania che hanno preso le risorse dello Stato e, poi, sono scappate via aprendo il vuoto occupazionale – ha evidenziato il capogruppo di Campania Libera,Psi,Davvero Verdi, Francesco Emilio Borrelli – per il quale “questa vicenda è una pagina nera fatta di ambiguità, di scorrettezza e di incoerenza da parte di Whirpool, la cui volontà di chiudere il sito di Napoli è ingiustificata ed incomprensibile”.
“Dobbiamo rendere competitivo il nostro mercato, riducendo il costo del lavoro e stimolando la nostra realtà produttiva, ciò al fine di evitare che le aziende delocalizzino le loro produzioni” – ha evidenziato il consigliere Alfonso Longobardi (De Luca Presidente) – per il quale “va creato un mercato unico del lavoro per far sì che il costo del lavoro sia uguale in tutta Europa”.
“Il centrodestra, che lancia accuse senza fondamento, ha contribuito in questi anni, con la sua mala gestio, a devastare i servizi e le infrastrutture della nostra Regione, e questo pesa sul mancato sviluppo della nostra Regione e sulla fuga delle aziende dal nostro territorio – ha rimarcato Gennaro Saiello (M5S) – , Whirpool è la punta dell’iceberg della situazione critica che il nostro Governo ha ereditato e che sta affrontando. Come gruppo del movimento 5 stelle, abbiamo presentato una proposta di legge per fermare le delocalizzazioni selvagge, un testo che è fermo della III Commissione e che va presto calendarizzato” – ha sottolineato Saiello.
“Dopo una bellissima manifestazione di sciopero generale e l’annuncio del rinvio della cessione del ramo d’azienda da parte di Whirpool, bisogna continuare a lavorare per vincere la vertenza Whirpool per salvaguardare i posti di lavoro e per evitare che essa diventi un pericoloso precedente per altre multinazionali, che potrebbero siglare accordi con in nostro Paese e, poi, disattenderli. Bisogna utilizzare questi mesi fino al marzo del 2020, data indicata per il rinvio della cessione del ramo d’azienda e che coincide anche con la cessazione degli ammortizzatori sociali, per scongiurare la chiusura del sito della Campania e per far sì che continui a produrre lavatrici di qualità” – ha detto Antonio Marciano (Pd).
“Di fronte alla crisi Whirpool, si sarebbe dovuto attivare, da subito, un accordo sul modello del ‘Patto per la Campania’, che attivammo come centrodestra e con lo stanziamento di 50 milioni per affrontare il problema nei suoi diversi aspetti e con diversi strumenti – ha detto il capo dell’opposizione di centrodestra, Stefano Caldoro- per il quale “la questione fondamentale è l’intensità e la voglia di stare sui problemi, come Istituzioni, senza sbandierarle sul piano mediatico”.
“La scelta di Whirpool di cedere il ramo di azienda di Napoli è incomprensibile ma il problema si trascina da anni e riguarda la desertificazione industriale della Campania e del Sud per fermare la quale bisogna attivare un tavolo nazionale per elevare il livello della battaglia sul piano del Governo centrale ed anche europeo” – ha evidenziato Gianluca Daniele (Pd), per il quale “la nostra Regione e, particolarmente Napoli, non può reggersi solo sul turismo ma ha una vocazione industriale che va rilanciata, per questo la politica deve fare sistema per condizionare le politiche nazionali ed europee, è questa la sfida che attende ognuno di noi”.
“Ci ritroviamo in un Paese che, negli anni addietro, si è fatto sottrarre ‘gioielli’ produttivi nazionali e ingenti risorse da multinazionali che hanno, poi, abbandonato il territorio – ha evidenziato Valeria Ciarambino (M5S) – , ma i lavoratori si aspettano dal Consiglio regionale risposte concrete nell’ambito delle proprie funzioni legislative, ed infatti il nostro gruppo ha depositato da tempo alcune proposte di legge per affrontare le vertenze occupazionali, ad esse va data priorità nei lavori del Consiglio regionale ed è questa la nostra concreta proposta”.
“La Campania deve creare un organismo per essere parte integrante non dei tavoli di crisi ma per prevenirle e per essere anche autonomi per decidere come impiegare le risorse pubbliche, per verificare i piani industriali e per costruire uno studio per riprendere gli strumenti utili per rispondere ai problemi del secolo come l’ipercrescita delle multinazionali che perdono ogni legame con il territorio” – ha sottolineato Maria Antonietta Ciaramella (Pd).
“Il tavolo di questo trattativa avrebbe dovuto restare a Napoli – ha evidenziato il consigliere Luciano Passariello (FdI) – che ha invitato il movimento 5 stelle “ad evitare di voler a tutti i costi la ‘bandierina’ su questa grave problematica”.
A concludere il dibattito, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: “siamo nel pieno di una guerra dei dazi, di innovazioni tecnologiche che stanno mettendo a rischio interi settori, siamo in una fase in cui l’Ilva è a rischio e, con essa, l’intero settore della meccanica italiana e sarebbe un grave disastro. Siamo l’unico Paese dell’Occidente in cui il numero delle persone che non lavorano supera di molto quello delle persone che lavorano, in questo contesto, ci si permette il lusso di ‘mangiare il futuro dei figli’ per dare vita a ‘quota 100’. In questo contesto, il Sud paga due volte e non ha recuperato il gap occupazionale post crisi. In Campania abbiamo messo in campo un quadro di incentivi finanziari che non hanno pari nelle altre Regioni italiane – ha evidenziato De luca – che ha espresso “solidarietà ai lavoratori, e alle organizzazioni sindacali, della Whirpool per la battaglia straordinaria che hanno condotto e, senza la quale, non avremmo altro di cui discutere. La vicenda parte da lontano – ha ricordato il presidente della Giunta – , con il problema dello stabilimento di Carinaro e con un piano industriale, che integrava ex Indesit con Whirpool , che è andato male. Nell’ottobre dello scorso anno, il Governo ha siglato una ipotesi di accordo, intanto c’è stata una contrazione del nostro mercato del 40% a fronte di costi di produzione del 30% più elevati rispetto ad altri territori. In questi mesi, non si è potuto discutere di un vero piano industriale perché si è parlato solo di vendere questo ramo d’azienda ad una società svizzera, che ha una capitalizzazione bassissima e alcuna credibilità sul mercato. Questa è l’iniziativa della Regione Campania: una Conferenza di Servizi per approvare un piano industriale alternativo, coinvolgendo Invitalia, Confindustria e i sindacati, e salvaguardia dei livelli occupazionali; venti milioni di euro per realizzare un Accordo di programma basato sul piano industriale serio, per coprire gli oneri sociali, per il credito di imposta e per incentivi all’investimento previsti nelle aree Zes; inoltre, un programma di formazione per la parte più giovane dei lavoratori Whirpool e di innovazione tecnologica per abbattere i costi di produzione. Un ventaglio di incentivi e di sostegno concreto per rendere plausibile un nuovo piano industriale di Whirpool”.
Saiello: “FI chiede monotematico su Whirlpool e diserta dibattito”
Il consigliere regionale: “Sceneggiata in aula di Cesaro e co. Invertiremo la tendenza di chi ha devastato la Campania”
“Ci spiace che dai banchi della finta opposizione, da dove è partita la richiesta di un Consiglio straordinario monotematico, siano partiti solo strali all’indirizzo della nostra forza politica, ma nessuna proposta utile. Strali, invettive e cadute di stile, a firma e per voce del capogruppo di FI Armando Cesaro, che dopo essersi presentato col suo gruppo con 45 minuti di ritardo, si lascia andare alle esibizioni da clown a cui ci ha oramai abituati, per poi uscire dall’aula per la quasi totalità del dibattito, seguito dai suoi colleghi. Ecco palesato il vero obiettivo di Cesaro e co: non il destino dello stabilimento Whirlpool e del sito di via Argine, ma creare l’occasione per uno squallido comizio che ha offeso 420 lavoratori e le loro famiglie. Whirpool è la punta dell’iceberg della situazione critica che il nostro Governo ha ereditato e che sta affrontando come mai prima d’ora era stato fatto con vertenze di questo tipo”. Lo dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello a margine della seduta monotematica del Consiglio regionale su Whirlpool.
“Dopo decenni di cattiva politica che ha prodotto solo desertificazione industriale e un’emorragia di multinazionali e imprese da una Campania resa sempre meno attrattiva – ha sottolineato Saiello nel suo intervento in aula – stiamo lavorando nel segno di un’inversione di tendenza. In questa direzione abbiamo depositato, da oltre un mese, una proposta di legge per mettere un argine alle delocalizzazioni selvagge, un testo che è fermo nel cassetti e rispetto al quale ci aspettiamo che il presidente della III Commissione, Nicola Marrazzo, mantenga l’impegno assunto questa mattina in aula di discuterlo con urgenza. Il nostro obiettivo è costruire. Le sceneggiate le lasciamo a chi, come i colleghi di partito di Cesaro, ci ha lasciato in eredità, tra gli altri disastri, l’azienda di trasporti regionale sull’orlo di un fallimento debellato solo con l’intervento di aiuti di Stato”.
Ciarambino: “Whirlpool, si discuta subito nostra pdl contro delocalizzazioni”
La capogruppo regionale: “Proposta è argine contro fuga di imprese, ma non è stata inserita nell’odg approvato in aula”
“Un Consiglio straordinario è utile fin tanto che produce provvedimenti che siano immediatamente efficaci e risolutivi rispetto all’oggetto della seduta. Per questa ragione, nel corso del Consiglio monotematico su Whirlpool avevamo chiesto di integrare l’ordine del giorno, dichiarando l’urgenza di discutere due proposte di legge depositate il 30 settembre scorso e a prima firma Gennaro Saiello. Una di esse riguarda il sostegno alle attività produttive nella nostra regione, mentre l’altra è relativa proprio a misure contro la delocalizzazione che la Regione Campania può mettere subito in campo per evitare situazioni come la paventata chiusura dello stabilimento di via Argine. Un testo che prevede la restituzione dei contributi regionali, oltre a sanzioni, per le aziende che decidono di lasciare il territorio regionale. Proposte coerenti con il nostro ruolo di legislatori regionali, ma che purtroppo non sono state accolte. Confidiamo ora nell’impegno assunto in aula dal presidente della Commissione Attività produttive, Marrazzo, di calendarizzare quando prima i nostri disegni di legge”. Così la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, nel suo intervento in aula durante la seduta straordinaria su Whirlpool.
“I lavoratori vogliono ascoltare proposte, non molte delle chiacchiere che abbiamo sentito oggi in aula. Ci ritroviamo in un Paese che fino a ieri si è fatto scippare gioielli industriali, multinazionali e imprese che avevano ricevuto centinaia di milioni dallo Stato italiano, senza che la politica muovesse un dito. Mai come ora, nella storia di questo paese, si era vista una tale mobilitazione istituzionale da coinvolgere l’intero Consiglio dei Ministri, fino lo stesso premier, che ci ha voluto mettere la faccia. Un cambio di passo epocale, con lo Stato che torna a fare lo Stato, difendendo i cittadini, i loro diritti e ogni singolo posto di lavoro”.
WHIRLPOOL, DI SCALA (FI): BENE ODG SU RISORSE ZES, 5 STELLE MOVIMENTO IRRESPONSABILE E SPACCATO
“Siamo assolutamente soddisfatti per l’approvazione unanime dell’ordine del giorno sulla vertenza dello stabilimento Whirlpool di Napoli nel quale, tra l’altro, impegniamo il governatore ad attivarsi a Roma, presso il governo amico, per il recupero dei 500 milioni di euro previsti per le Zes campane compresi nei due miliardi tagliati dell’ex ministro del lavoro Di Maio”. Lo afferma la consigliera regionale campana di Forza Italia Maria Grazia Di Scala per la quale “si tratta di un dato politico assolutamente significativo alla luce dei nuovi rapporti di forza emersi anche oggi in aula e che vedono adesso il governatore De Luca flirtare coi 5 stelle, l’uno insieme agli altri armati, contro l’ex alleato dei grillini Matteo Salvini”, aggiunge l’esponente di Forza Italia. “Siamo già alle prove generali di maggio 2020?”, si chiede l’esponente di Forza Italia.
“Indigna invece il tentativo della capogruppo pentastellata di scaricare le responsabilità di questa vertenza sull’attuale ministro per il Sud nel tentativo maldestro di esonerare l’ex responsabile del ministero del lavoro, Di Maio, il quale era addirittura arrivato, ad ottobre 2018, ad esultare per aver risolto il caso Whirlpool, al pari di quando aveva annunciato di aver abolito la povertà”, prosegue l’esponente di Forza Italia.
“La verità è che su questioni che non dovrebbero avere colore politico registriamo per l’ennesima una volta una totale assenza di onestà intellettuale, fortunatamente oggi colta anche all’interno di un movimento che registra ormai molte crepe interne”.
WHIRLPOOL, NAPPI: UN ALTRO ALBERO TAGLIATO IN AMAZZONIA PER NULLA
“Un altro albero tagliato in Amazzonia per nulla: è quello col quale è stata fatta la carta su cui il governatore Vincenzo De Luca ha scritto oggi il “piano” che prevede 20 milioni di euro per Whirlpool. Il suo progetto infatti dimostra soltanto tutta la sua incompetenza anche in materia di politiche industriali. Se non fosse stato così, non avrebbe deprogrammato i 50 milioni di euro che, con una delibera a firma mia e di Caldoro, stanziammo nell’aprile del 2015 per un articolato progetto di rilancio degli stabilimenti campani dell’”industria del bianco”. Quella delibera serviva proprio a scongiurare ció che si è verificato ora per la colpevole indifferenza del governo nazionale e regionale. Invece, di quel progetto De Luca non comprese il senso e le finalità ma, con la consueta superficiale arroganza, deprogrammó le risorse. Ora – a distanza di quasi 5 anni e con una congiuntura del mercato negativa – ne propone una versione ridotta nelle somme a disposizione e generica negli obiettivi, consapevole che tanto resterà solo sulla carta. Invece di fare l’ennesima promessa elettorale oggi in Consiglio regionale, costui avrebbe dovuto chiedere scusa agli operai della Whirlpool di Napoli e a quelli delle imprese dell’indotto per la sua condotta. Mi permetto io invece di chiedere a Whirlpool di attendere i mesi necessari al cambio di governo regionale. La nuova Amministrazione riprenderà il lavoro interrotto e garantirà davvero le condizioni che sono necessarie per lasciare aperto ed operativo lo stabilimento di via Argine”.
Così in una nota Severino Nappi, Presidente Associazione Nord Sud.