Teverola. Commissione Controllo e Garanzia, Città Viva contro Città Fertile
“La nota diffusa nelle ultime ore dal gruppo consiliare di opposizione “Teverola Città Fertile” è un misto fra il comico e il patetico. Il collettivo lamenta una presunta scarsa partecipazione alle commissioni Controllo e Garanzia, definendo la cosa “un dato che esprime forte ostilità verso il confronto democratico sui temi che riguardano i cittadini”. Si, avete capito bene. Dopo qualche minuto di risate, è giusto dire la nostra. Ma fate sul serio? Ma davvero pensate che la comunità teverolese sia stupida e con la memoria corta? Con quale coraggio il gruppo del podestà osa parlare di confronto democratico?”. Così in una nota, l’associazione cittadina Città Viva.
“Lo stesso gruppo che, durante il suo periodo di governo della città, ha insultato la parola democrazia, rifiutando ogni forma di confronto e facendosi beffe di decine di richieste. Le più eclatanti sicuramente le due, da noi protocollate, per invocare il sorteggio pubblico degli scrutatori (con 400 firme di cittadini) e per la trasmissione in streaming dei Consigli Comunali. La cosa divertente è che il podestà e i suoi hanno avuto il barbaro coraggio di portare proprio queste stesse due proposte (uniche fatte in questi mesi di opposizione) all’attenzione della maggioranza. Cose da pazzi. Cose da ridere. Cose ridicole”.
“Caro consigliere Di Matteo, le chiediamo ora (magari con la riscoperta dell’amore per la democrazia questa volta ci risponderà) come mai hai cambiato idea? Come mai, all’epoca, ha altamente ignorato le richieste nostre, dei cittadini, delle associazioni e degli amministratori? Sappiamo già la risposta e già immaginiamo il suo classico scaricabarile. La conosciamo bene. Ma si chieda, come mai invece questa volta entrambe le cose saranno realizzate? Chi era davvero a non volerle realizzare? Basta con la finta bontà, basta offendere la città e mistificare la realtà, basta con il finto amore per il confronto. La trasparenza, la democrazia non vanno decantate per un mero gioco politico, ma vanno attuate nel supremo interesse della comunità. Ci permetta, in fine, un consiglio, con il cuore: una persona con la sua “gavetta” politica, che sa bene, almeno speriamo, in che condizioni ha lasciato il Comune, si concentri sui problemi seri della città, con un’opposizione costruttiva e seria. Se la città l’ha bocciata nelle urne è perché quello che diceva la sera non era più vero la mattina, perché è sempre sfuggito al confronto. E continua a sfuggire oggi dai Consigli Comunali (già due volte, e poi parla delle commissioni deserte…). Noi sappiamo bene in che condizioni versa il Municipio. E allora parli di tante altre annose questioni: igiene urbana, cimitero, campo sportivo e, nello specifico, impianti sportivi. Le barzellette lasciamole ai comici, qui abbiamo bisogno di altro”.