Carinaro. Percorsi di legalità: Luigi Leonardi e Nicola Barbato si raccontano agli alunni dell’IC Comprensivo

Hanno appassionato i ragazzi dell’istituto comprensivo di Carinaro le storie di Luigi Leonardi, testimone di Giustizia e di Nicola Barbato, l’agente di polizia ferito nel corso di un’operazione anticrimine.

In una mattinata carica di partecipazione emotiva, l’iniziativa ideata dall’assessore alla cultura, Alfonso Bracciano e dal Presidente della Pro Loco di Carinaro Raffaele Compagnone, in collaborazione con le associazioni locali, che ha per titolo “Percorsi di legalità”, ha avuto il merito di coinvolgere e stimolare gli alunni della scuola che con le loro domande a raffica, hanno segnato la giornata come uno dei più partecipati eventi visti nell’istituto scolastico di Carinaro. E’ stato il sindaco di Carinaro, Nicola Affinito a spiegare il senso dell’iniziativa e dell’importanza di affrontare i temi della legalità nelle scuole per educare le giovani generazioni a intraprendere le strade giuste.

“Abbiamo deciso di cominciare dalla scuola per raccontare anche delle storie diverse – ha detto l’assessore alla Cultura e alla legalità, Alfonso Bracciano promotore dell’iniziativa – Spesso ci ritroviamo a parlare della nostra terra come terra dei fuochi e terra di Gomorra. Ma qui c’è gente che mette a repentaglio tutti i giorni la propria vita. E poi ci sono le eccellenze del nostro territorio. Dobbiamo raccontare che ce la si può fare. Che c’è speranza, c’è futuro. Come amministrazione comunale è questo il messaggio che vogliamo dare”.

“Quando mi fu proposto di far parte di un gruppo anti-estorsione – ha raccontato Nicola Barbato seduto sulla sedia a rotelle – ho subito accettato, perché non ho mai sopportato chi viene a toglierti un tuo bene con la sopraffazione, con la violenza. Volevo aiutare la gente che non può difendersi”

“Purtroppo quella brutta gente che voi vedete nel film come Gomorra – ha affermato Luigi Leonardi – io li ho conosciuto persona. Si sono presentati da me con le armi. Ho subito l’estorsione. Mi hanno minacciato, puntato la pistola in fronte. Mi sono fatto 40 giorni di ospedale con quasi 100 punti in testa. Ma alla fine li ho fatto arrestare”.

“Ho colto due aspetti nel dibattito di stamattina – ha detto il preside dell’istituto Ernesto Natale -. La vittima è colui che ha vinto. Perché non ho mai visto nessun camorrista che è stato arrestato ed ha rischiato la pelle. Subito si arrendono quando vengono presi e alzano le mani. Le vittime della camorra, invece – ha aggiunto – ci rimettono la pelle, la dignità, perché reagiscono”. Come a dire che i camorristi sono anche vigliacchi

All’iniziativa hanno portato il proprio saluto anche il dirigente del Commissariato di Aversa, Vincenzo Gallozzi e il vice comandante dei carabinieri della stazione di Gricignano di Aversa, il maresciallo Polidoro.

Redazione

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