Caserta. Sugar e Plastic Tax, Ugl: “Non si trasformino in alibi per chiudere stabilimenti”
Il Segretario Provinciale della Ugl Agroalimentare Caserta, Ciro De Vita ha espresso forte preoccupazione per i ripetuti allarmi sul blocco delle assunzioni e degli investimenti e per le ventilate chiusure di stabilimenti che la società Coca Cola HBC Italia continua a lanciare a seguito dell’istituzione di sugar e plastic tax.
“Occorre scongiurare il fondato timore che l’approvazione di questi balzelli, peraltro già applicati in molti altri paesi europei, sia colta come il pretesto perfetto per delocalizzare le produzioni – spiega il sindacalista – la circostanza comporterebbe gravi conseguenze per centinaia di famiglie campane. E’ tempo di convocare un tavolo di discussione finalizzato alla ricerca di soluzioni in termini occupazionali ed economici, per questo motivo abbiamo richiesto un incontro al Prefetto di Caserta necessario a prevenire decisioni inopportune da parte delle aziende”.
“L’evidenza è che quelle in fase di introduzione sono tasse che colpiranno inevitabilmente il settore dell’imbottigliamento – argomenta il Segretario territoriale Ferdinando Palumbo – ma ci preme aggiungere elementi tecnici di chiarezza: se una preforma in pet pesa all’incirca 40 grammi, l’incidenza della sola plastic tax sul pezzo unitario sarà ‘antipatica’, ma relativa. A quanto si apprende da Il Sole 24 Ore – continua Palumbo – è stata la stessa Assobibe che ha calcolato nella misura massima del 28% l’aumento della pressione fiscale sul singolo pezzo, un aumento che per quanto ci riguarda mette a rischio le sole imprese infra marginali. Noi continuiamo a proporre credito d’imposta per chi trasforma i macchinari”.