‘Cosa abbiamo fatto, cosa vogliamo fare’: le iniziative del coordinamento nazionale di Potere al Popolo

Lo scorso 30 Novembre e 1 Dicembre si è tenuto a Roma il Coordinamento Nazionale di Potere al Popolo. Una due giorni partecipata da 80 delegate e delegati da tutto il paese, che si sono confrontati su quello che sta accadendo in Italia e nel mondo, e su cosa possiamo fare per trasformare le cose.
Qui di seguito le decisioni prese dal Coordinamento Nazionale riguardo ai prossimi passi di Potere al Popolo!:
  • CASE DEL POPOLO.
    Stiamo continuando il nostro lavoro di radicamento. Senza una presenza quotidiana sui territori, senza essere in continuo contatto con chi abita e vive i quartieri, le periferie e le cittadine anche più di provincia, senza una presenza fisica che diventi riferimento, non è possibile produrre il cambiamento che vogliamo. Per questo stiamo continuando ad aprire Case del Popolo: la prossima sarà a Macerata, ma si stanno preparando anche Livorno e Genova!
    Da quest’anno, inoltre, saremo parte della campagna “SOS ROSARNO”, una rete di produttori basata su un modello di economia circolare e sostenibile, pienamente rispettosa dei diritti dei braccianti agricoli, un’esperienza preziosa nata nella piana di Gioia Tauro, dove sfruttamento del lavoro migrante, caporalato, controllo della criminalità organizzata sono una piaga enorme. Nelle nostre Case del Popolo e attraverso le nostre assemblee territoriali si potranno acquistare da subito le arance prodotte da “SOS ROSARNO”. Si tratta di un piccolo gesto che andrà concretamente a sostenere la filiera di “SOS ROSARNO”, e non solo: una parte dei proventi sarà dedicata all’apertura di nuove Case del Popolo, regalando il primo affitto alle comunità di attivisti che stanno lavorando in questo senso. Questo ci consentirà di incentivare la solidarietà e la partecipazione dal basso – che nel nostro caso è completamente autofinanziata – e di rafforzare la rete delle esperienze di mutualismo e radicamento che sono il cuore del nostro progetto!

  • ELEZIONI REGIONALI.
    Il radicamento passa anche per la presenza elettorale alle prossime regionali e amministrative. In questo senso in tutta Italia ci stiamo muovendo per cercare di capire come essere presenti, ed esserlo in maniera non testimoniale. Al momento siamo già impegnati in Emilia Romagna a terminare la raccolta firme per presentarci alle elezioni regionali con Marta Collot. Un lavoro durissimo, reso difficile da leggi elettorali che mirano ad escludere le forze politiche che sono fuori dai palazzi, su cui chiediamo da tutta Italia di dare una mano a Potere al Popolo in questa scadenza che ha assunto ormai un livello politico nazionale, sul piano dell’attivismo ma anche dal punto di vista economico (qui il link per donare).
    A Bologna, il 15 dicembre, metteremo su un’iniziativa politica ed elettorale a cui tutte e tutti sono invitati a partecipare.  Ma saremo presenti alle regionali anche in Toscana – il 15 dicembre si voterà in tutte le assemblee territoriali toscane per far decidere agli aderenti se e in che modalità partecipare -, nelle Marche e in Campania, dove già si stanno tenendo assemblee e iniziative di confronto, inchiesta e approfondimento, ed in diverse città in cui si andrà al voto.

  • CAMPAGNA SULLA REDISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA.
    In quest’ultimo mese abbiamo anche dato forma alla nostra prima campagna politica nazionale. Il 16 novembre siamo scesi in più di 40 piazze sotto lo slogan “Voglio i miei 161.000 euro!”. Un modo provocatorio per far capire che la ricchezza in Italia esiste, solo che è nelle mani di poche persone, che se venisse redistribuita sotto forma di servizi, investimenti pubblici, ci sarebbe lavoro e benessere per tutti. Ora si tratta di dare continuità alla campagna. Nelle prossime settimane usciranno altri documenti per approfondire le ragioni economiche e politiche della campagna, oltre a materiali di propaganda. Useremo quindi il periodo natalizio per comunicare creativamente con tutte le persone che proprio in quei giorni dovranno fare i conti con i pochi soldi a disposizione. Invitiamo dunque tutte le assemblee a tenersi pronte e mobilitarsi fra Natale e la Befana per costruire un secondo momento nazionale di agitazione!

  • VERTENZE E CRISI INDUSTRIALI.
    Potere al Popolo si è fatto le ossa per due anni dentro le vertenze operaie innescate dalle crisi industriali: Beckaert, Teofran, Embraco, Whirlpool, ed ora l’Ilva, giusto per rimanere alle più grandi… Abbiamo cercato di essere uno strumento a servizio delle lavoratrici e dei lavoratori, abbiamo cercato di collegare gli operai che si oppongono alla chiusura della fabbrica con altri pezzi sociali – a Napoli con gli studenti e i migranti, a Taranto abbiamo contribuito a unificare il fronte tra gli operai dell’Ilva e gli abitanti e gli studenti rivendicando come lavoro e salute non possono più essere motivo di contrapposizione, lo stesso abbiamo fatto a Civitavecchia…
    Ma abbiamo verificato come le crisi industriali e i 160 tavoli aperti al Ministero siano non solo la conseguenza della crisi o di una maggiore fragilità dell’industria italiana, ma anche di un’impostazione che pensa di rispondere a questa destrutturazione produttiva del paese con “soluzioni di mercato”, svendendo alle multinazionali, regalando soldi alle imprese, senza aver alcun piano industriale complessivo. Quando un anno fa siamo scesi in piazza, in seguito al crollo del Ponte Morandi e alla vicenda di Autostrade/Benetton, per chiedere la nazionalizzazione e il controllo dal basso di asset strategici che il privato ha dimostrato di non saper gestire, abbiamo messo i piedi nel piatto affermando che nelle crisi industriali la deresponsabilizzazione dello Stato o i soldi pubblici buttati per agevolare gli speculatori non sono più accettabili. Occorre una moderna pianificazione pubblica, che si avvalga anche del contributo di cittadini e lavoratori, non solo per mantenere l’occupazione ma anche per avviare la necessaria riconversione ecologica delle produzioni, per decidere insieme perché, quanto e come produrre. Noi vorremmo dare l’impulso a costruire su questi temi una proposta di intervento stabile quanto è stabile la crisi, promuovendo incontri che mettano insieme forze anche diverse, che sappiano interloquire con lavoratrici e lavoratori e che si impongano nell’agenda politica e sociale del paese. Restiamo convinti che di fronte agli orrori economici e ambientali del capitalismo occorra, oggi più che mai, lavorare meno, lavorare tutte e tutti, produrre il necessario, distribuire tutto.

  •  SOSTEGNO AI MOVIMENTI.
    L’impegno nell’apertura delle Case del Popolo, nelle elezioni e nella nostra campagna e intervento politico, non ci faranno però tralasciare il sostegno ai movimenti. Nell’immediato, saremo l’8 dicembre in Val di Susa alla manifestazione NO TAV: questo movimento, fra i più longevi e importanti della storia del nostro paese, non va mai dimenticato, va sostenuto, perché non solo lotta per la difesa della terra, ma apre spazi di democrazia e di riflessione, ed evita una speculazione che fa male a tutto il paese. Così come saremo in piazza a Milano il 12 dicembre per il cinquantesimo anniversario della Strage di Stato, quando i fascisti, organicamente connessi agli apparati repressivi dello Stato, iniziarono a mettere le bombe e a uccidere la popolazione italiana. Infine, il 6 dicembre, una nostra delegazione sarà a Madrid per la “Marcha por el clima” organizzata da numerosi movimenti ecologisti europei in occasione del vertice ONU sul clima (COP25).

  • ADESIONI E RAFFORZAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE.
    Ultimo, ma non meno importante. Stiamo finalmente risolvendo una serie di complessi problemi burocratici e da gennaio 2020 riapriranno le adesioni di Potere al Popolo anche online. Le adesioni permetteranno di prendere parola su tutte le scelte, sia locali che nazionali, del movimento, e di iscriversi alla piattaforma online, ricevere aggiornamenti e notizie in tempo reale. Inoltre rappresentano l’unico modo di finanziare un movimento che non ha padroni, sponsor, finanziamenti pubblici o privati. Invitiamo quindi tutte le assemblee a tenersi pronte per il lancio di una grande campagna di adesione!

Come si vede, non c’è da annoiarsi! Ci aspettano mesi intensi di lavoro che possono però far diventare Potere al Popolo un’organizzazione strutturata, conosciuta e ben caratterizzata. Per questo realtà e questo sogno ringraziamo tutte e tutti quelli che ogni giorno si impegnano in Potere al Popolo, o ci aiutano in ogni modo. Grazie a tutte le assemblee e ai singoli militanti che in questi tempi duri scelgono la strada dell’impegno piuttosto che del tornaconto personale. Indietro non si torna!

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Redazione

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