Maddaloni. Il Vescovo D’Alise benedice la comunità del “Villaggio”
Stamane, presso la Chiesa di Santa Maria della Pace, la Comunità studentesca dell’Opera maddalonese ha partecipato alla Santa Messa prenatalizia. La cerimonia liturgica è stata presieduta da S.E. Mons.Rev.mo Giovanni D’Alise, Vescovo della Diocesi di Caserta e concelebrata da don Enzo Carnevale, Rettore della Basilica minore del Corpus Domini, don Edoardo Santo, parroco della Chiesa dei Cappuccini e da don Leonardo Cuccurullo, Rettore della Chiesa dell’Annunziata.
Presente, naturalmente, Felicio De Luca, Commissario Straordinario dell’Ente di Piazza Matteotti, Andrea De Filippo, Sindaco della Città di Maddaloni e Giovanna D’Onofrio, Coordinatrice scolastica, nonché i professionisti che svolgono attività di consulenza per l’Ente nel Concordato, Ernesto Sparano e Mattia Rusciano. “In vista delle celebrazioni di due importanti Anniversari che la Fondazione si accinge a preparare, ovvero i 100 anni dalla nascita e i 20 anni dalla dipartita di don Salvatore d’Angelo, si è deciso, questo anno, in controtendenza rispetto al passato, di officiare la tradizionale funzione religiosa prenatalzia nella Chiesa del Villaggio”, ha puntualizzato il Commissario De Luca. In questo luogo sacro, dunque, che si affaccia sullo storico Cortile dei Tritoni, si sono ritrovati gli alunni per “affidare” le meritate festività natalizie e il nuovo anno nelle mani del Signore. Uno splendido colpo d’occhio quello offerto dalla popolazione studentesca che ha letteralmente invaso e gremito la Chiesa, riempiendo d’orgoglio tutto il personale dell’Ente. La celebrazione religiosa è diventata dunque una festa di gioia e di soddisfazione, di condivisione e d’amore. “Invito i giovani a studiare e a formarsi perché sono loro il futuro di un Paese che si sta frantumando per un egoismo che non permette di vedere Dio. Occorre guardare gli esempi positivi come don Salvatore d’Angelo. Un esempio che può anche essere superato se si accoglie Gesù che sta per nascere. Natale non è una festa per bambini ma per adulti. È un dono grandissimo e se noi ci disponiamo a riceverlo è una realtà che coinvolge tutta la nostra vita”, ha affermato il Vescovo D’Alise. “L’augurio – ha poi terminato il Pastore della Diocesi di Caserta – è che le difficoltà del Villagio e della Città siano presto superate”.
La celebrazione eucaristica, che è stata accompagnata e scandita nei momenti liturgici principali dai brani musicali eseguiti dal coro del “Villaggio dei Ragazzi” curato dalla docente Annamaria Suma, si è conclusa con i saluti del Commissario De Luca che, nel ringraziare tutti i presenti ed in particolare gli alunni ha affermato: “Affidiamo in questo periodo d’avvento, per il tramite del Vescovo D’Alise, la Fondazione a nostro Signore, affinché ci aiuti e ci guidi nelle scelte, non sempre facili, che hanno sempre al centro la “salvezza” dell’Opera, il suo definitivo rilancio e la crescita umana e intellettuale dei nostri giovani. Possa il Signore “illuminare” le menti di coloro che dovranno contribuire a chiudere positivamente questa fase delicata per l’Ente, che si sta protraendo oltre ogni ragionevole tempo, creando situazioni d’incertezza non certamente positive per il rilancio. Resterà, questo, un momento altamente spirituale impresso nei cuori dei ragazzi, che avranno la piacevole sensazione di aver preso parte ad un evento “prezioso” che ricorderanno sempre e che ha reso la comunità Villaggio ancora più unita. Papa Francesco, nell’esortazione apostolica “Christus vivit”, ricorda che sono proprio loro il futuro e il presente del mondo e perciò vanno ascoltati, guardando al positivo che c’è in loro e avendo la capacità di individuare percorsi laddove altri vedono solo muri”.
Questa, infine, la dichiarazione del Sindaco De Filippo: “Tutti si devono impegnare a tenere vivo il Villaggio perché Maddaloni non può fare a meno di questa “fiamma di speranza”. Nonostante le difficoltà del momento, sono certo che questa gestione commissariale riuscirà a proiettare l’Opera verso un futuro migliore e più aderente al passato e alla tradizione”.