Manovra, Rostan: “Servizi sociosanitari più equi e universali”
“Impedire l’aumento dell’Iva già deciso dal precedente governo equivale in termini di sforzo finanziario a togliere una tassa e quindi questa Legge di Bilancio tecnicamente alleggerisce il peso fiscale che sarebbe gravato sui cittadini se il governo stesso non fosse nato e se questa manovra non fosse maturata nei termini in cui viene approvata. Ben ventitré miliardi di euro di questa manovra sono stati utilizzati per impedire l’aumento di una tassa che era già stata aumentata dal governo in cui la Lega aveva un ruolo di primissimo piano. Noi oggi ci riusciamo, mentre altri ad agosto sono scappati”. Lo ha dichiarato la vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan, intervenuta in Aula a Montecitorio nel corso della discussione sulla manovra di bilancio.
“Una manovra – prosegue la deputata di Liberi e Uguali – che segna un deciso cambio di passo in positivo in materia socio-sanitaria e nelle misure a sostegno della famiglia e della natalità. Con il nuovo Ministro Speranza, arriva quello che è stato un impegno programmatico della nostra forza politica per tutta la campagna elettorale: l’abolizione del cosiddetto superticket. C’è un intervento molto importante in materia di edilizia sanitaria, con un incremento pari complessivamente a 2 miliardi di euro sul fondo specifico. Questo significherà più presenza territoriale, più efficienza, più sicurezza. c’è una stabilizzazione dei precari con rapporti di lavoro a termine o flessibile con enti e aziende del Servizio sanitario nazionale, ci sono misure per il personale che svolge attività di ricerca sanitaria presso gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico pubblici e gli Istituti zooprofilattici sperimentali e c’è un incremento dei contratti di formazione specialistica dei medici. Nasce il «Fondo per la disabilità e la non autosufficienza», con una dotazione di 29 milioni di euro per il 2020”.
“C’è ancora molto da fare – conclude Rostan – ma un primo passo fondamentale verso l’equità e l’universalità dei servizi socio-sanitari del nostro Paese è stato compiuto con questa manovra finanziaria che finalmente ha messo i diritti fondamentali dei cittadini al primo posto nell’agenda politica del governo”.