Metalmeccanici, decine aziende in crisi. Confintesa: “Governo inerte”
Sono decine, da Nord a Sud, le aziende metalmeccaniche in crisi, con altrettanti tavoli aperti da mesi presso il Ministero dello sviluppo economico.
A riguardo giunge il commento del segretario generale di Confintesa Metalmeccanici, Giustino D’Uva: “Da Fca all’ex ILVA, passando per Embraco e Whirlpool, sono decine le fabbriche che rischiano la chiusura o che hanno annunciato esuberi imminenti. Ormai la situazione è diventata insostenibile, con tavoli di crisi aperti al Mise da tempo, senza però che si riesca minimamente a superare lo stallo in cui sono. Ed in ciò sono innegabili le responsabilità del governo, il quale, sulla falsariga del precedente, sta spiccando per inerzia ed incompetenza, mostrandosi totalmente incapace di proporre piani credibili ed attuabili dalle aziende. Addirittura, come nel caso di Arcelor Mittal, l’esecutivo sta consentendo la violazione deliberata di un piano industriale firmato oltre un anno fa, che prevedeva la continuità produttiva senza esuberi. Purtroppo, di questo passo l’economia nazionale, già duramente provata dalle delocalizzazioni e dagli abusi delle multinazionali, collasserà, con preoccupanti ripercussioni per la situazione occupazionale degli operai italiani”.