Persone disabili nell’UE, Adinolfi: “Rivedere tutte nomartive in materia”
“Dei 100 milioni di disabili in Europa, una persona su due è disoccupata, 2 su tre non hanno completato l’istruzione terziaria o equivalente e sempre circa 2 su 3 sono a rischio povertà. E’ necessario, quindi, un riesame completo, di tutte le normative e le politiche dell’Unione Europea per garantire la piena armonizzazione con le disposizioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità”. A dirlo è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Isabella Adinolfi, accendendo i riflettori su quali sono le opportunità e le prospettive di vita per le persone con disabilità che vivono nei Paesi dell’Unione Europea.
“Di parole ne spendiamo tantissime, ma poi nei fatti cosa siamo disposti ad investire per cambiare la situazione? – ha ribadito nel suo intervento durante l’ultima Plenaria del 2019 – Ve lo chiedo perché anche nel recente passato, quando abbiamo discusso del Trattato di Marrakech, abbiamo dovuto superare enormi difficoltà affinché il trattato fosse ratificato, perché la discussione ricadeva sempre e solo sugli interessi economici di pochi. La base da cui partire per cambiare le cose per me è proprio questa: smettere di pensare solo all’economia, ma pensare ai diritti delle persone”.
Quindi, l’invito, oltre a un riesame completo di tutte le normative e le politiche dell’UE in materia, a “garantire che ogni progetto finanziato dal’Ue preveda tra i suoi punti l’accessibilità, ch’è un modo anche per informare ed educare sui temi della disabilità, e coinvolgere in questo processo le organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità” perché, conclude l’On. Adinolfi “il compito di quest’aula è quello di garantire ad ogni cittadino una vita piena e priva di qualunque tipo di discriminazione”.