Polizia sgomina gruppo criminale specializzato nei furti di materiale radio
La Squadra Mobile ha tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Modena, tre cittadini italiani pluripregiudicati, di 37, 48 e 50 anni, ritenuti responsabili del furto aggravato di materiale radio.
Tale fenomeno, monitorato anche a livello centrale data la particolare fungibilità del bene di facile ricettazione, comporta una serie di problematiche, tra cui l’interruzione di pubblico servizio, da qui il nome dell’operazione “Break line”.
La complessa ed articolata attività di investigazione è partita da una serie di denunce, presentate dagli stessi gestori di telefonia mobile. Uno dei tre soggetti era già stato arrestato in flagranza di reato il 26 agosto scorso per aver asportato materiale dai punti radio di Castelnuovo Rangone, Vignola e Savignano sul Panaro.
Accurate indagini della locale Squadra Mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica di Modena ed effettuate sia con metodo tradizionale sia con le più avanzate tecnologie in dotazione alla Polizia di Stato, hanno permesso di ricostruire un vero e proprio gruppo criminale “trasfertista” specializzato nella commissione di tali reati, che richiedono particolare “professionalità” oltre a comportare pericolo di vita per rischio elettrocuzione.
I tre infatti sono indagati per il furto di 96 batterie di alimentazione di emergenza asportate nell’ottobre scorso dalle stazioni radio base delle società telefoniche Wind/Tre e TIM di Massa Finalese, San Felice sul Panaro, Camposanto, Solara, Villavara e Modena.
I tre soggetti sono stati rintracciati dagli investigatori della Squadra Mobile di Modena, in stretta collaborazione con i colleghi dell’omonimo ufficio di Napoli, proprio alle prime luci dell’alba di questa mattina, nella prima periferia del capoluogo campano, loro città d’origine.
Al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti in carcere a disposizione dell’autorità giudiziaria.