Trentola Ducenta. Bottigliero si dimette da segretario cittadino PD

“Dopo una lunga riflessione, ho deciso di dimettermi dalla carica di segretario della sezione locale del Pd di Trentola Ducenta. Lascio il ruolo che ho ricoperto per lungo tempo grazie al sostegno di tanti compagni di viaggio ai quali va la mia più sentita gratitudine. Uomini e donne speciali che hanno condiviso battaglie e camminato a testa alta, mossi dalla convinzione che la migliore risposta alle complessità del nostro territorio risiedesse in un ritorno alla politica vera”. Così l’ex consigliere comunale Paolo Bottigliero.

“Durante la mia esperienza, ho visto tanti compagni sottrarre tempo ed energie al proprio lavoro e alla propria vita privata, ho visto impegno e passione. Tanti hanno dato l’anima, ma ci sono stati anche i grandi assenti, coloro che, ricoprendo ruoli di vertice nel partito, soprattutto rappresentanti istituzionali, si sono puntualmente defilati nei momenti in cui avrebbero dovuto essere, senza troppi fronzoli, al fianco degli attivisti locali. L’ambiguità mostrata da rappresentanti istituzionali del Pd, ma anche da personaggetti locali che si sono avvicinati al partito sempre e solo per un proprio tornaconto personale, è una delle più amare realtà. Le sezioni – diciamocelo chiaramente – vengono tenute in considerazione solo se si tratta di prendere o accrescere il proprio consenso, quando invece arriva il momento di essere accanto a quelli che vivono i territori, dove si può incidere con l’azione quotidiana, allora succede che quelli che fino al giorno prima si erano mostrati vicini, improvvisamente spariscono. E questo nella migliore delle ipotesi, quando cioè, addirittura, non si trasformano in ostacolo”.

“Quasi sempre la considerazione per le sezioni arriva solo quando ci sono le elezioni regionali, politiche o europee, o magari le primarie o magari quando c’è la fase del tesseramento. Perché no? Ma dove sono poi i vertici quando sono chiamati al sostegno politico? Spesso non al tuo fianco, qualche volta anche dall’altra parte. La solitudine di chi opera localmente, portando avanti i principi di confronto democratico e di scelte partecipate, è la conseguenza di un atteggiamento partitico sempre più orientato al risultato, senza alcuna attenzione per la costruzione di percorsi solidi, inclusivi efavorevoli alle comunità. Avrei potuto dimettermi adducendo esclusivamente motivi professionali e personali, che sono un perno alla base della mia scelta, avendo deciso di concentrarmi su altro nel futuro imminente, ma da uomo di partito, spinto dall’amore profondo che ho per la politica e la mia terra, ho ritenuto doveroso lanciare quello che per me rappresenta un vero e proprio grido di sofferenza, affinchè possa aprirsi, mai dire mai, una riflessione seria e consapevole. Affinchè possano scuotersi le coscienze assopite di chi ormai crede che le cose debbano andare per forza così”.

“Si è passati da un tempo in cui le persone sgomitavano per entrare in una sezione di partito al tempo in cui si implorano le persone per farle contribuire alla vita di partito. E ho anche constatato come l’impegno in politica è divenuto oramai un modo infallibile per perdere parte della propria credibilità. Resto convinto, però, che le persone perbene non debbano mai pensare che la politica sia un “lavoro sporco” da lasciare fare agli altri. Lascio la carica di segretario di circolo auspicando che il Partito Democratico diventi quanto prima il partito fondato sulle istanze dei territori. Ringrazio ancora una volta gli amici e i compagni che mi hanno onorato consentendomi di rivestire questo ruolo. Con l’auspicio di incrociarci su nuovi cammini, rassegno formalmente le dimissioni dall’incarico di segretario del Partito Democratico della Sezione di Trentola Ducenta”.

Redazione

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