Aversa. Feriti botti fine anno, Diana: “Occorrono più prevenzione nelle scuole e controllo territorio”

Il caso della ragazza di piazza Giovanni XXIII, ad Aversa, ferita da un proiettile vagante sparato durante la notte di fine d’anno e quello altrettanto grave del giovane aversano che ha perso due falangi a seguito dello scoppio di un petardo, sono stati rilevati con grande amarezza da parte della consigliera comunale Olga Diana.

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“I dati emersi all’indomani del 31 dicembre non possono confortarci circa un fenomeno, quello dei botti illegali di fine d’anno, che non abbiamo ancora sradicato o, quantomeno, efficacemente ridimensionato – dichiara la consigliera comunale e provinciale -. Al di là dei due feriti di Aversa e degli altri due incidenti registratisi a Maddaloni e a S. Nicola la Strada, l’andamento complessivo di questa pericolosa abitudine è tale da non poterci far abbassare la guardia, anzi. Solo il caso ha voluto che i miei due concittadini non abbiano pagato prezzi più alti per un malcostume che, evidentemente, va contrastato più efficacemente. Credo che, oltre alla presa di posizione assunta dal sindaco Golia e dalla maggioranza con un’apposita ordinanza a mo’di deterrente, si debba fare molto di più per la formazione di una maggiore consapevolezza e sensibilità a riguardo. Ancora una volta, è dalle scuole che bisogna partire con la spiegazione e la dimostrazione di quanto possano essere pericolosi i botti di fine d’anno,- precisa Diana- soprattutto quelli illegali che, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine, continuano ad essere reperibili. Proprio con le forze dell’ordine è essenziale che la politica instauri una collaborazione finalizzata a far capire ai nostri giovani quanti e quali rischi si corrono con questa malsana prassi che non smette di fare vittime. Incontri con le scolaresche e divulgazione circa gli esiti tragici derivanti dal fenomeno dovranno essere per il prossimo anno un obbligo della nostra politica, affinché i nostri giovani possano essere i primi ad operare una virtuosa inversione di tendenza. Infine, non nascondiamocelo, occorre essere più presenti con i corpi preposti nelle arterie cittadine. Nel pomeriggio del 31, a diverse ore dalla mezzanotte, sono stati esplosi, in vie e piazze del centro cittadino, petardi che non è esagerato definire veri e propri ordigni. Questo non è tollerabile. Occorre un deciso cambio di passo”.

Redazione

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