Camorra e mafia, relazione Semestrale DIA – 1° Semestre 2019
Il 16 aprile 2019 si è tenuta a L’Aja, presso la sede di Europol, la prima “Conferenza Operativa sulle strategie di contrasto alle organizzazioni criminali di tipo mafioso”.
Un importante passo in avanti nella lotta al crimine organizzato transnazionale, che punta ad intercettare obiettivi strategici da investigare, in sinergia, su più Stati.
La Conferenza si inserisce nell’ambito delle attività della Rete Operativa Antimafia “@ON – Operational Network”, una Rete Operativa coordinata da EUROPOL e istituita su input della DIA, per sostenere l’azione di contrasto internazionale alle mafie per la portata transnazionale che ha assunto questa criminalità, agevolando lo scambio di informazioni tra le Autorità di polizia degli Stati Membri. La Rete@ON si propone, inoltre, di sviluppare l’approccio c.d. “amministrativo” nel campo della lotta al crimine di tipo mafioso, rivolto al recupero dei beni illegalmente acquisiti dalle organizzazioni criminali, promuovendo il riconoscimento all’estero delle misure di prevenzione patrimoniali, che allo stato rappresenta una peculiarità tutta italiana.
Per armonizzare le differenti discipline interne dei Paesi membri vanno valutate con attenzione le prospettive offerte dal Meccanismo di revisione della Convenzione di Palermo, che permette di colmare le lacune normative che ancora impediscono ai 189 Paesi aderenti di contrastare, con efficacia, le strutture criminali organizzate. La Convenzione appare, ad oggi, l’unico strumento che può realmente dare slancio internazionale alle misure di prevenzione patrimoniali, dal momento che ammette la possibilità che i provvedimenti di confisca vengano eseguiti prescindendo dalla natura, penale o extra-penale, del procedimento da cui scaturisce la rogatoria.
In linea con i compiti assegnati alla DIA dall’art. 108 del Codice Antimafia, la “Relazione semestrale”, prevista dal successivo art. 109, approfondisce le “connotazioni strutturali” e le “articolazioni” della criminalità organizzata calabrese (capitolo 2), siciliana (capitolo 3), campana (capitolo 4), pugliese e lucana (capitolo 5), nelle regioni di elezione.
Nel capitolo 6 “Proiezioni della criminalità organizzata sul territorio nazionale” vengono esposte le manifestazioni delle mafie oltre le regioni d’origine e, a seguire, il capitolo 7 “Le organizzazioni criminali straniere in Italia” chiude l’analisi dei sodalizi che operano sul territorio nazionale. Le proiezioni all’estero dei clan sono illustrate nel capitolo 8 “Criminalità organizzata italiana all’estero e relazioni internazionali”
Il capitolo 9 “Appalti pubblici” descrive le attività svolte dalla DIA in questo settore, attraverso l’Osservatorio Centrale sugli Appalti Pubblici (O.C.A.P.) e il capitolo 10 si sofferma sulle “Attività di prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di
riciclaggio” volte ad individuare i grandi patrimoni mafiosi attraverso l’approfondimento delle segnalazioni di operazioni sospette (s.o.s).
Il capitolo 11 “Il regime detentivo speciale di cui all’articolo 41 – bis O.P.” riepiloga l’attività svolta dalla DIA con riferimento ai detenuti mafiosi sottoposti a questo speciale regime carcerario.
Il capitolo 12, riservato alle “Conclusioni”, nel tracciare le “Linee evolutive della criminalità organizzata” approfondisce, in particolare, “Il rapporto mafia e territorio”.
Il tredicesimo e ultimo capitolo propone un focus di approfondimento su un tema specifico, il rapporto “Mafia & rifiuti”, che nell’esaminare le varie fasi che compongono il “ciclo dei rifiuti”, evidenzia le modalità attraverso le quali la criminalità organizzata infiltra il sistema, prospettando infine delle possibili linee di prevenzione e contrasto.
Da ultimo, il capitolo “Allegati” schematizza le principali attività di prevenzione e contrasto concluse dalla DIA.