Ragazzi sequestrano ambulanza a Napoli
Ragazzi sequestrano ambulanza e operatori sanitari del 118 a Napoli per costringerli a soccorrere un amico 16enne con una distorsione al ginocchio. La denuncia arriva dall’associazione ‘Nessuno Tocchi Ippocrate’ spiegando in un post su Fb che nel pomeriggio la postazione 118 della Stazione Centrale si trovava al Loreto mare e “improvvisamente nel pronto soccorso entra un gruppo di ragazzi che prende di forza l’equipaggio e li costringe a salire in ambulanza. Con 3 di questi individui a bordo (e sotto minaccia) l’equipaggio si dirige verso il quartiere ‘case nuove” retrostante al Loreto Mare…il mezzo giunge sul posto e da subito viene circondato da una orda di astanti inferociti che incominciano a ricoprire d’insulti i sanitari. Pensando al peggio il medico si fa largo tra la folla e, con sommo stupore, trova un ragazzino 16enne con distorsione al ginocchio!”. La situazione viene valutata dal medico “di lieve entità” eppure “l’equipaggio viene intimato, con minacce, a trasportare il giovane in ospedale”.
Il dg della Asl Napoli 1 Centro, Ciro Verdoliva, parla di “punto di non ritorno” e annuncia la volontà di accelerare per l’installazione delle telecamere a bordo delle ambulanze e anche “a bordo uomo”.
Il presidente della Croce Rossa di Napoli, Paolo Monorchio, invoca misure straordinarie, “una presenza dello Stato in tutte le sue articolazioni, a partire dalla Prefettura” e ricorda che un episodio analogo avvenne un anno e mezzo fa sempre al Loreto Mare: “Da allora nulla è cambiato” dice all’ANSA.
“Chiedo che si convochi un tavolo urgente in Prefettura di Napoli, per discutere dell’emergenza sulla sicurezza del personale sanitario che ha superato ogni limite di guardia tollerabile in una comunità civile. Il sequestro di un’ambulanza e del suo equipaggio ad opera di un gruppo di balordi è un fatto gravissimo che segue diverse aggressioni al personale in servizio registrate fin dall’inizio del nuovo anno. E’ indispensabile dare subito una svolta, a partire dalla previsione di drappelli fissi delle forze dell’ordine nei pronto soccorso e dall’utilizzo di sistemi di videosorveglianza anche a bordo delle autoambulanze”. Lo ha dichiarato la vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, Michela Rostan.
“Non c’è tempo ulteriore da perdere – prosegue Rostan – non possiamo aspettare la nomina del nuovo Prefetto di Napoli e l’approvazione in Parlamento del Ddl Antiviolenza. Bisogna dare ai cittadini, ai medici e agli infermieri risposte immediate. Gli ospedali sono i luoghi dove si va per essere curati e assistiti, non una trincea dove si può essere coinvolti in risse, aggressioni e sparatorie. Ancora una volta farò appello ai capigruppo della Camera affinchè ci sia una corsia preferenziale per approvare il Ddl Antiviolenza integrato dal riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale al personale sanitario in servizio affinchè si abbiano subito l’inasprimento delle pene e l’automaticità dell’azione penale nei confronti degli aggressori”.
Ambulanza sequestrata a Napoli, sos dei medici: “Esercito nei pronto soccorso”
“Utilizzazione dell’Esercito? Certo, laddove nei Pronto soccorso non fosse possibile avere la Polizia, unità dell’Esercito potrebbero essere utili per arginare la violenza crescente contro il personale sanitario. É emergenza ormai”. Così all’ANSA il dottor Manuel Ruggiero, presidente di ‘Nessuno tocchi Ippocrate’, che ha denunciato ieri il sequestro di un’ambulanza e del personale all’ospedale Loreto Mare di Napoli da parte di un gruppo di ragazzi per costringere gli operatori a soccorrere un 16enne con una distorsione al ginocchio.
Ruggiero chiede, quindi, il ripristino dei presidi di Polizia nei Pronti soccorso, il riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale al personale sanitario in servizio nel 118 e negli ospedali, l’installazione al più presto di telecamere sia a bordo delle ambulanze sia sulla divisa degli operatori.
“La gente ormai non ha più paura di niente, il problema è l’impunibilità di queste persone” dice, dal canto suo, Giuseppe Galano, direttore del 118.
Prevedere la presenza di posti di pubblica sicurezza di Polizia nei Pronto soccorso di maggiore affluenza e la presenza di vigilantes sulle ambulanze nelle aree di maggiore criticità come, ad esempio, la città di Napoli. A chiederlo, a fronte dell’escalation di aggressioni e violenze a danno del personale sanitario, è il presidente della Federazione degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli: “Questa è diventata una vera emergenza – afferma all’ANSA – e lo Stato deve trovare le risorse economiche per attuare una risposta forte”. Per prevenire gli episodi di violenza nei confronti di medici e operatori sanitari, ha sottolineato Anelli, “fondamentale è anche aumentare le condizioni di sicurezza dei luoghi di lavoro. Per questo – ha proposto – sarebbe opportuno trasferire tutte le postazioni di guardia medica territoriale in ambienti protetti e sicuri come, ad esempio, gli ospedali o le caserme di vigili urbani e carabinieri”. In questo modo, ha concluso, “i medici non rimarrebbero isolati e ciò sarebbe un deterrente”.
(ANSA)
Ambulanza sequestrata a Napoli, Cesaro: “Fatto gravissimo ma responsabilità sono politiche”
“Il sequestro di un’ambulanza e del suo equipaggio è un fatto gravissimo inimmaginabile persino in uno scenario di guerra”. Lo afferma il capogruppo regionale campano di Forza Italia Armando Cesaro. Per l’esponente di Forza Italia “questo ennesimo episodio di intollerabile violenza nei confronti del nostro personale sanitario va punito col massimo rigore e con pene esemplari”.
“Analogamente, però – aggiunge -, non possiamo tacere le responsabilità politiche di un fenomeno inaccettabile che guarda caso si verifica in una città completamente fuori controllo e nel peggiore sistema sanitario di un Paese governato da incapaci e poltronari”.
“Lo ribadiremo fino alla nausea: basta con De Luca, con de Magistris, col Pd e i 5 Stelle: Napoli, la Campania e lItalia meritano concretezza e serietà, meritano altro”, conclude Cesaro.
Napoli. Aggressioni operatori 118: le parole del ministro Lamorgese
“É massima l’attenzione del Viminale sui gravissimi episodi di violenza ed aggressione agli operatori del 118 in città e in provincia di Napoli, avvenuti in questi ultimi giorni” ha dichiarato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
“Dal 15 gennaio saranno attive le prime telecamere sulle ambulanze in servizio nel territorio di Napoli come sollecitato il 16 dicembre scorso in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica mentre é prevista la realizzazione da parte dei presidi ospedalieri di sistemi di videosorveglianza collegati con le centrali delle Forze di polizia. Uno sforzo operativo che verrà rafforzato per garantire sicurezza e tutela al personale sanitario quotidianamente impegnato a servizio della comunità” ha aggiunto la titolare del Viminale.