Regionali Campania, PCI: “Noi, alternativa all’attuale governo De Luca”

“In riferimento ad alcuni articoli pubblicati nei giorni scorsi dalla stampa cittadina, relativi alle future alleanze per le prossime regionali in Campania, il PCI precisa che è impegnato da tempo- insieme con il PRC, il Partito del Sud ed altre formazioni della sinistra-nella costruzione di una lista antifascista ed anticapitalista, aperta al contributo di ambientalisti, lavoratori, insegnanti, intellettuali, precari. Le condizioni in cui versa la Campania, nonostante le dichiarazioni trionfalistiche del De Luca, sono gravissime, e richiedono una svolta politica profonda”. Così in una nota la segreteria regionale del PCI Campania.

“Da mesi assistiamo al balletto delle possibili coalizioni da contrapporre al centro destra; tutte le ipotesi appaiono subordinate alla ricandidatura di Vincenzo De Luca, sulla quale esiste un veto dei 5 Stelle. Il Pci, indipendentemente dalla riproposizione dell’attuale governatore, ritiene che sia uno spettacolo avvilente assistere alle continue liti tra il Pd e i 5 Stelle, alle polemiche sterili e deprimenti, alle quali, purtroppo, spesso si associano anche le forze della sinistra, oggi nel governo Conte 2. I comunisti ribadiscono di non essere interessati ad alcuno “campo largo” del centro sinistra, anche se De Luca rinunciasse, ipotesi che appare assai improbabile, alla terza candidatura in dieci anni alla presidenza della regione”.

“Sconfiggere la destra salviniana è possibile, ma nella chiarezza programmatica ed evitando politicismi, tatticismi, giri di valzer, soluzioni pasticciate, In questi mesi, la Campania con le sue drammatiche questioni è rimasta totalmente esclusa dal dibattito animato della forze politiche del centro sinistra, interessate esclusivamente alla costruzione di alleanze di governo regionale a geometria variabile. La grave e preoccupante situazione della regione Campania si è significativamente aggravata perché le giunte di centro destra e centro sinistra che si sono susseguite nell’ultimo quindicennio hanno dimostrato una scarsissima capacità di affrontare i principali problemi : sanità, trasporti, ambiente sono i settori nei quali è risultata e risulta più evidente l’inadeguatezza dell’ attuale amministrazione regionale(ma anche di quelle che l’hanno preceduta) nell’ assicurare livelli di intervento in grado di soddisfare le esigenze dei cittadini e delle classi più disagiate”.

“L’apparato produttivo campano, che aveva già subito colpi tremendi nei precedenti decenni, è fortemente depauperato. Le vertenze sono tante e non riescono a trovare risposte soddisfacenti: la crisi della Whirlpool è emblematica dello stato in cui versa l’industria campana. Sono a rischio circa 40.000 posti di lavoro, e si addensano nubi sulle famiglie di quei lavoratori che potrebbero nei prossimi mesi essere esclusi dai processi produttivi. Il PCI, che denuncia da anni il malgoverno regionale, esprime forte e giustificata preoccupazione per la crisi dell’apparato produttivo, per la grave condizione di degrado in cui versa la sanità campana, per la disastrosa situazione dei trasporti pubblici, per la devastazione ambientale, per il degrado civile e culturale della regione. I comunisti sono convinti che, di fronte alla pessima prova di governo di cui hanno dato prova centro destra e centro sinistra, occorrano una decisa svolta programmatica e nuovi indirizzi di politica economica e sociale, che pongano al primo posto le esigenze di milioni di cittadini campani, le cui condizioni di vita peggiorano continuamente. Il PCI con coerenza e determinazione s’impegna per fare in modo che le elettrici e gli elettori campani abbiano la possibilità alle prossime elezioni di poter votare per una reale e concreta alternativa”.

Redazione

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