Rincari in arrivo per le bollette del gas ma gli italiani sono pronti a risparmiare per l’ambiente
Con l’arrivo dell’inverno le caldaie del riscaldamento vanno a pieno regime e, in quest’anno appena iniziato, insieme al freddo aumenteranno anche gli importi in bolletta, così il primo pensiero diventa quello di ridurre i costi. La soluzione non può certo essere rinunciare a passare un inverno al caldo, ma piuttosto si può iniziare a regolare correttamente le temperature e seguire altri semplici accorgimenti, sia per una questione economica che per rispettare l’ambiente.
Aumento in arrivo per il gas
Dagli aggiornamenti trimestrali dell’ARERA riguardanti le tariffe energetiche risulta un aumento del gas dello 0,8%, rispetto al trimestre precedente. Un ritocco all’insù che farà crescere ulteriormente i costi delle bollette, già corpose a causa dei consumi per il riscaldamento. Fortunatamente oggi si può giocare d’anticipo e prendere in contropiede questi aumenti: passando al mercato libero è possibile scegliere tra alcune offerte gas, come quelle di Acea ad esempio, così da ridurre i costi già all’origine.
Andando ad approfondire il discorso si scopre, infatti, che questi aumenti sono dovuti alle variazioni apportate in bolletta, nella quale il consumo vero e proprio (formato da approvvigionamento e vendita) peserà per il 38% del totale. Il rimanente 38,4% verrà assorbito dalle imposte, mentre trasporto e gestione peseranno per il 19,34% e gli oneri di sistema per il 4,26%.
Non solo aumenti, ma anche qualche altra notizia positiva, visto che il costo della luce invece, sempre secondo le modifiche trimestrali, rese note dall’ARERA, risulta leggermente in calo.
Gli italiani e la propensione al risparmio
Secondo il sondaggio di Ipsos “Gli italiani e l’energia” cresce la convinzione che la principale fonte energetica del futuro sarà rinnovabile e naturale. I dati sono molto positivi visto che il 79% degli intervistati, su un campione rappresentativo della popolazione, pensa che sia indispensabile ridurre i consumi di elettricità per difendere l’ambiente.
Quasi la stessa percentuale, però, non accetta che i costi per gli investimenti nelle fonti rinnovabili debbano ricadere sui consumatori. Un costo in più che solo il 49% è disposto ad affrontare. In ogni caso la propensione al risparmio è abbastanza sostenuta visto che, sempre dai dati dell’indagine della Ipsos, il 45% si dichiara disponibile a ridurre il consumo dovuto ai condizionatori, il 43% ad abbassare i costi del riscaldamento e il 49% a sostituire gli elettrodomestici con dei modelli a risparmio energetico.
Per fortuna la tecnologia ultimamente ha fatto dei notevoli progressi anche per agevolare il risparmio sui consumi energetici. Si tratta dei nuovi sistemi a condensazione, che riducono i consumi delle caldaie a parità di resa calorica, la pre-miscelazione del gas con l’ossigeno per aumentarne la resa, e l’uso di sistemi intelligenti di autoregolazione, per la gestione della temperatura domestica.