Salerno. Presidio di Potere al Popolo per la ‘No Tav’ Nicoletta Dosio
Questa mattina alle 11 nell’area antistante la Prefettura di Salerno, Potere al Popolo ha tenuto un presidio di solidarietà e protesta per Nicoletta Dosio, esponente del movimento No Tav, che da due anni è anche una delle Coordinatrici Nazionali di Potere al Popolo, arrestata a Torino lo scorso 30 dicembre per aver partecipato a una protesta contro la Torino-Lione nel 2012, fermando per mezz’ora un casello autostradale. Da quel momento in tutta Italia è scoppiata un’importante mobilitazione che ha coinvolto numerosissime città e migliaia di persone, una mobilitazione che continuerà anche nei prossimi giorni e non si fermerà finché Nicoletta non sarà di nuovo libera.
“Non accettiamo la risposta di questo Stato che alle domande di giustizia ambientale e sociale della popolazione reagisce sbattendo in galera le donne e gli uomini che se ne fanno portatori – fanno sapere da Potere al Popolo -. Non resteremo a guardare in silenzio. Ovunque possibile ci mobiliteremo per chiedere l’amnistia sociale per tutti gli attivisti che in Italia vengono processati e condannati per azioni di dissenso. Come avvenuto anche a Salerno lo scorso 11 settembre sul lungomare, quando sono scattate 12 denunce ai danni degli antirazzisti in occasione della Passeggiata per la Legalità della Lega. Nicoletta ha scelto di non chiedere le misure alternative alla detenzione, anche per denunciare la repressione che da sempre subisce l’intero movimento No Tav. Si tratta semmai di rilanciare la lotta per liberare tutte e tutti e non di chiedere un atto di clemenza per un singolo da parte dello Stato. Amnistia sociale che riguardi tutti i reati connessi ai comportamenti (come le occupazioni abusive di alloggi) dettati dall’aggravamento della povertà prodotto dalla crisi economica negli ultimi anni. Non si è mai risparmiata, insieme alla gente della Valsusa quando c’era da mobilitarsi per l’ambiente, la democrazia, il diritto di non vedere il proprio territorio, le montagne, la bellezza, scippata da mostruosità inutili, buone solo a far mangiare i grandi appaltatori, l’economia criminale”.