Suicidi Forze Armate, Cortese: “Deve finire silenzio delle Istituzioni”
“Il 2020 appena iniziato deve essere un anno diverso, un anno in cui deve definitivamente finire il troppo silenzio delle Istituzioni intorno ai tragici suicidi nelle Forze dell’Ordine che hanno caratterizzato il 2019 vero proprio anno horribilis in cui le cronache locali hanno riportato una media di due casi a settimana di uomini e donne in divisa che hanno scelto con un’irreparabile gesto di togliersi la vita. A quanto si apprende un finanziere di quarant’anni si è suicidato a Roma con l’arma d’ordinanza il giorno dopo il primo dell’anno. Le cronache locali devono smettere di interessarsi di questi episodi perché dovrebbero essere riportati sulle prime pagine dei quotidiani nazionali e in apertura dei Tg. Silenzio dei media e silenzio delle Istituzioni non sono più tollerabili. E’ ora di darsi da fare”. Così Antonella Cortese criminologa Presidente Accademia Italiana delle Scienze Polizia investigativa e Scientifica e Vice Presidente Osservatorio Nazionale dei diritti e della salute dei militari e forze dell’ordine
“Inutile trattare una sessantina di suicidi all’anno come casi isolati: bisogna individuare il minimo comune denominatore, il disagio, che serpeggia tra le Forze Armate e di Polizia per cercare la cura ad un male concreto e pericoloso. Mi auguro che la politica, sempre pronta ad elogiare l’operato delle Divise, abbracci anche questo lato oscuro di uno dei pilastri fondamentali di tutela e garanzia della nostra democrazia e dello Stato di Diritto per trovare una soluzione efficace. Presidi e controlli psicologici obbligatori e temporizzati a intervalli serrati sono indispensabili come auspico una commissione parlamentare di inchiesta per raccogliere tutti gli elementi utili ad elaborare una strategia di intervento organizzata su più livelli”.