Aversa Città Invisibile, grande partecipazione per l’esposizione arte fotografica curata da Conpasuni

Si è tenuta ieri ad Aversa, nell’elegante scenario della chiesa di San Bartolomeo, la mostra d’arte fotografica “Aversa [Città] invisibile” allestita e preparata da CONPASUNI; l’esposizione premio rappresenta solo l’inizio della fase conclusiva di una Call for entries fotografica – partita nel mese di Agosto 2019 – che continuerà il suo itinerario in chiese, complessi monumentali ed istituti scolastici di Aversa. Il titolo di questa esposizione della Consulta di Pastorale Universitaria partendo da un famoso titolo di Italo Calvino ha posto l’accento sull’attenzione dei cittadini al tessuto urbano nelle sue varie espressioni, con l’obiettivo di scoprire nuovi angoli e riscoprire i luoghi più frequentati magari da un diverso punto di vista.

La stessa esposizione, nella volontà dei curatori, mancava dei titoli delle fotografie per ricordare a ciascun fruitore l’appartenenza comunitaria di Aversa e per coinvolgere i visitatori in una sorta di caccia al tesoro, cercando di identificarne la posizione. Tutti infatti hanno visto, analizzato e identificato spazi, monumenti e chiese tanto in bella vista quanto nascosti dalle tecniche e dagli effetti fotografici dei concorrenti della Call.

Il comitato tecnico-artistico ha riconosciuto in particolare alcune categorie caratteristiche per i concorrenti: Urbanistica per Emanuela Barretta, Spiritualità per Attilio Corso, Tecnica per Mariano De Angelis, Espressività per Salvatore Diana, Quotidianità per Sabrina Migliaccio, Società per Rosanna Monaco, Fotografia monumentale per Felice Alessandro Piccolo, Innovazione per Giovanni Vanacore. Il Premio della Critica è invece andato a Saverio Lecce.

Buona la prima dunque per l’esposizione di CONPASUNI, per contenuti e per contenitore: nella stessa serata Angelo Cirillo ha presentato il quaderno di studi “Dallo spazio urbano al luogo di culto. Indagini su san Bartolomeo”, terza pubblicazione della collana Les Cahiers, incentrata su episodi di storia locale e vita diocesano.

CONPASUNi coglie anche l’occasione per ringraziare singolarmente tutti i partecipanti alla Call for entries, i volontari che hanno curato l’esposizione, i negozianti di via Vittorio Emanuele III che hanno aiutato nei giorni scorsi per la buona riuscita dell’evento ed il parroco don Carlo Villano che ha aperto le porte di San Bartolomeo agli studenti ed agli appassionati di fotografia.

Redazione

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