Aversa. Cittadinanza onoraria Mussolini, Luigi Massa chiede la revoca

“In un momento storico così delicato, all’insegna di fenomeni tanto divisivi e tensioni sempre più forti, che rischiano di mettere gravemente in crisi i valori e i principi fondamentali di democrazia, di uguaglianza, di solidarietà e di libertà alla base della nostra Costituzione repubblicana e, in generale, della nostra Comunità civile, perché non fare un gesto emblematico e significativo, revocando formalmente la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini (che parrebbe stata deliberata il 03.06.1923) e, nel contempo, fare ammenda dinanzi alla storia concedendola alla senatrice Liliana Segre”. E’ quanto scrive a mezzo social Luigi Massa, avvocato e già candidato al consiglio comunale di Aversa, in una proposta indirizzata al Sindaco Alfonso Golia, alla sua giunta, alla maggioranza e minoranza consiliare.

http://www.larampa.it/2019/05/30/lastoriadiaversa-benito-mussolini-cittadino-onorario-citta-normanna/

“Mi rendo conto possa essere una proposta, non tanto difficile sul piano personale, ma di certo politicamente “scomoda” da accogliere per qualcuno, confido però nel coraggio politico, nell’onestà intellettuale e nella sensibilità storica di tutti, affinché possa essere presa in considerazione e discussa con rispetto, dimostrando di saper affrontare, soprattutto in questo caso, il dibattito pubblico elevandosi dalle solite polemicucce strumentali e sterili di parte”.


“Siamo alle solite, gli incapaci, i soliti personaggi quelli che rinnegano la storia di Aversa che mai nessuno neanche i comunisti veri che avevano le loro idee e i loro valori, gente che era capace di rispettare la volontà popolare”. Così Pino Cannavale, esponente cittadino di FdI Aversa.

“Oggi personaggi che non hanno nulla a che vedere con i fatti di storia che la città di Aversa ha vissuto, si permettono di chiedere al Sindaco di cancellare la storia, di usare ad uso proprio quello che c’è stato e quello che rimane come un bel ricordo della nostra città e visto che ci siete, vediamo se siete capaci di cancellare anche i ricordi che conserva il nostro parco Pozzi, ex campo profughi, dove erano ospitati i profughi che scappavano dalla persecuzione degli uomini di Tito. Come noi non ci siamo mai sognati di cancellare gli eccidi voluti da Hitler, perché riconosciamo che sono state pagine scure di storia, però sappiamo benissimo che la storia non si cancella, anzi ne dobbiamo fare tesoro per non incorrere negli errori e orrori che sono stati fatti nel passato. State attenti a quello che fate, perché con le vostre scellerate idee non fate altro che dimostrare il vostro odio verso chi non la pensa come voi”.

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Redazione

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