Caccia in Campania, M5S: “Proposta di legge formulata senza ascoltare associazioni”
“Il testo unificato che punta a disciplinare la caccia in Campania e che approda domani all’esame dell’aula del Consiglio regionale, rischia di produrre un caos nella gestione dell’attività venatoria, oltre che andare in contrasto a principi regolati da leggi statali. Si tratta di una proposta di legge che non tiene in alcun conto il parere di associazioni ambientaliste e di categoria, che non sono state mai ascoltate in Commissione nella fase di elaborazione del testo. Funzioni amministrative, come i piani di abbattimento della fauna selvatica, che dovrebbero essere esercitate dalle pubbliche amministrazioni, vengono demandate agli ambiti territoriali di caccia. Il controllo della fauna selvatica non può essere affidato ai cacciatori. In tal modo, inoltre, si va a indebolire l’attività di vigilanza e protezione che fino ad oggi viene garantita dalle polizie provinciali, non esistendo un corpo regionale di polizia ambientale”. E’ quanto dichiarano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo e Michele Cammarano.
“Al pari delle contestazioni mosse dalle associazioni, riteniamo che non si possa procedere ad assunzione di nuove unità senza concorso pubblico. Siamo del parere che, prima della sua discussione in aula, tale proposta debba essere oggetto di nuovo studio e di una nuova elaborazione che parta dall’ascolto dei portatori di interesse. Per questo proponiamo che sia rinviato nuovamente in Commissione, dove saranno ascoltati in audizione tutti i soggetti interessati”.