Cesa. UpC alla maggioranza: “L’era delle illusioni sta per terminare”

“La nostra replica alla nota della “maggioranza” (solo consiliare) non può non partire da quell’ammica con ‘una c e tra virgolette’ che sta all’italiano come alcuni dei suoi componenti stanno alla correttezza. Quello del primo cittadino è uno schema tattico ormai noto: lancia il sasso delle insinuazioni e delle offese per poi ritirare la mano e cercare la difesa d’ufficio dei suoi quando gli arriva una risposta per le rime. È carta conosciuta in tutto e per tutto”. Così Uniti per Cesa, il cartello elettorale che si presenterà alle prossime comunali con Ernesto Ferrante sindaco.

http://www.larampa.it/2020/02/01/cesa-maggioranza-guida-poca-esperienza-amministrativa-da-parte-della-minoranza/

“In questi anni non abbiamo visto alcun miracolo amministrativo. Al massimo abbiamo assistito ad atti di ordinaria amministrazione spacciati per risultati eccezionali, mentre le periferie affondavano nell’incuria e il centro cittadino perdeva “serrande” e vitalità. Qualcuno dovrebbe iniziare a staccarsi dal mondo virtuale in cui è imprigionato e prendere atto di una realtà quotidiana che racconta tutt’altro. In quale parte di Cesa, tanto per fare un esempio, è ubicato il cantiere per i servizi ambientali? Quante volte alla settimana passa la spazzatrice? Dov’è la regolarità nel pagamento delle spettanze ai lavoratori? A quanto ammontano le sanzioni a carico della ditta per l’espletamento non regolare del servizio? Quali e quanti interventi sono stati fatti per migliorare la vivibilità nelle periferie? Che fine hanno fatto le azioni di contrasto allo sversamento illecito di rifiuti? In questo periodo di frenetico ‘3X2’ e di mirabolanti agevolazioni IMU/TASI per i proprietari di immobili “adibiti ad abitazione principale” con classificazione catastale A2 “indipendentemente dalla destinazione urbanistica” (ma allora le zone D dove e quali sono?), noi preferiamo pensare ai programmi e alle soluzioni più adatte per risolvere i problemi. Ci fa sorridere il sapere che tra i firmatari della nota c’è anche chi continua a cercare un “dialogo” con noi per cambiare certi assetti. A partire dal “suo” papabile capolista. ‘Uniti per Cesa’ nasce da un accordo tra persone, da una convergenza di vedute rafforzatasi sul campo e da un’idea comune e condivisa di Paese che metta al primo posto la vivibilità, la tutela del territorio, la trasparenza, la legalità, la piccola proprietà privata, la sicurezza, la cultura, le esigenze del commercio locale e gli interventi di contrasto della povertà. Senza personalismi e coccarde da primi della classe ma con umiltà e voglia di fare.”.

Redazione

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