Coronavirus, Ermellino: “Garantire sicurezza nostri militari impegnati in azioni di contenimento”
“L’articolo 3 del decreto Coronavirus prevede che sia le forze di polizia che quelle armate vengano impiegate nell’opera di contenimento del virus, nello specifico in relazione al divieto di accesso e allontanamento dai comuni interessati dal contagio del virus. Credo pertanto sia importante garantire loro sicurezza, affinchè gli stessi militari siano adeguatamente informati e attrezzati. Nessuno quindi dovrà andare allo sbaraglio, sarà importante fornire agli uomini e alle donne impiegati con la qualifica di agenti di pubblica sicurezza – secondo una specifica richiesta della commissione Difesa pervenuta nella giornata di ieri – le dovute indicazioni e anche rassicurazioni affinché possano sentire di non essere stati lasciati soli di fronte all’emergenza”. Lo dichiara la commissaria Difesa del M5s, Alessandra Ermellino, commentando le parti di competenza del decreto Coronavirus.
“In questo alveo, poi, è anche importante che il Coronavirus non diventi una questione meramente politica, uno strumento per creare contrapposizioni tra parti. L’unità di tutte le forze politiche è necessaria per trasmettere tranquillità ai nostri militari impiegati nei controlli delle zone di accesso alle aree infette, dovremmo quindi tutti occuparci dei cittadini con responsabilità, non fomentando allarmismi, veicolando attraverso i nostri canali istituzionali le corrette informazioni e aiutare quanto più possibile a diffondere le giuste pratiche di contenimento e prevenzione”, aggiunge Ermellino.
“In questi giorni stiamo assistendo agli effetti negativi della sovraesposizione mediatica, un surplus informativo – a volte anche scorretto – che alimenta preoccupazione, nonostante le misure messe in campo dal Governo fino ad oggi”, commenta la deputata del M5S.
“Un altro aspetto da non sottovalutare è poi la mancanza – sebbene le pandemie subite nel corso dei decenni siano state numerose – di una strategia nazionale integrata e intelligente, una pianificazione, quindi, su come poter garantire il funzionamento delle attività dei settori pubblico, privato e, più in generale, della società civile nel corso di un’emergenza sanitaria”, conclude.