Napoli. Suppletive Senato, Aragno: “Ruotolo non vuole un confronto democratico”

“Caro Sandro, per la stima che provo verso l’uomo e il professionista mai avrei pensato di ricevere un rifiuto. Ma perché rifiuti un confronto democratico con me e gli altri candidati? Di certo non per paura, del resto tutti sanno che il coraggio non ti manca. Allora perché? Io una risposta me la sono data. Il problema non è che non vuoi ma che non puoi confrontarti. Non puoi perché confrontarsi significa prendere posizione e tu sui grandi temi, quelli che uno di noi andrà a trattare in Senato, una posizione non puoi prenderla a causa dei veti incrociati della tua coalizione”. Così Giuseppe Aragno, candidato di Potere al Popolo alle Suppletive del Senato.

“Tu sei un grande giornalista, un maestro e sai che in un vero dibattito sarebbero state poste delle domande, domande scomode a cui non avresti potuto rispondere o che ti avrebbero costretto a tergiversare come fanno normalmente i politici. Ad esempio avrebbero potuto chiedere se il nostro paese deve unilateralmente recedere dal Memorandum Italia-Libia. Io sostengo di si ma tu come avresti potuto rispondere visto che a sostegno hai da una parte il Pd e Italia Viva che quel vergognoso accordo l’hanno proposto, sottoscritto e rinnovato e dall’altra Dema che immagino e spero la pensi come me? E ancora rimanendo sull’attualità: pochi giorni fa sempre Italia Viva e Pd si sono, per l’ennesima volta, espressi per non rinnovare quota 100 e addirittura anticiparne il termine. Io sono per riconfermarla e per abbassare l’età pensionabile perché a 67 anni non si può lavorare ad una pressa, su un ponteggio e neanche fare la maestra d’asilo. Anche in questo caso tu non avresti potuto rispondere perché i tuoi la pensano in maniera opposta su questa questione. Potrei continuare all’infinito su temi centrali come il Reddito di Cittadinanza, il Jobs Act, le missioni militari all’estero, i decreti sicurezza e le crisi industriali. Tu non accetti il confronto perché sei impossibilitato a rispondere. Cosi come oggi sei impossibilitato a rispondere domani sarai impossibilitato ad agire se eventualmente eletto. L’unico obiettivo dichiarato e su cui siete tutti concordi è non far vincere la destra e per questo sei disposto a rinunciare ai contenuti. Il problema, caro Sandro, è che la destra vince proprio quando si abiura alle idee, ai programmi e ai sogni. Nel nostro paese ormai la destra è egemone e non semplicemente perché Salvini prende tanti voti ma perché le forze formalmente di sinistra portano avanti le stesse identiche politiche e l’unica cosa che cambia è qualche sfumatura dal punto di vista comunicativo. Non è con il marketing che risolveremo i nostri problemi. E’ con i fatti. All’Ex OPG Occupato – Je so’ pazzo, nelle Case del Popolo che stiamo aprendo in tutta Italia, ne facciamo tanti. Cerchiamo di costruire comunità, di politicizzare i temi che qualcun altro vorrebbe tenere nascosti. Con il mutualismo e con la lotta otteniamo piccoli e grandi risultati che migliorano le condizioni di vita e di lavoro di tante e tanti. Ad ogni modo spero che, comunque vada questa campagna elettorale, ci sarà modo di avere con te un confronto su tutto questo”.

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Redazione

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