Sanità in Campania, CISL: “Si riconosce la premialità ai servizi di esternalizzazione”
La Corte Costituzionale, con una importante e recentissima sentenza, riconosce fondata la tesi, costantemente sostenuta in questi anni dal sindacato CISL Campania, che le Regioni possono prevedere il riconoscimento una sorta di premialità a tutti coloro che sono impiegati in attività esternalizzate per conto del Servizio Sanitario Regionale.
“Adesso anche la Consulta ci dà ragione – dichiara Doriana Buonavita, Segretario generale CISL Campania -. Eravamo certi di quello che dicevamo sui tavoli istituzionali e tra i lavoratori dei servizi esternalizzati di assistenza diretta e indiretta ai malati del S.S.R. Campano. Ora, come CISL, ci appelliamo al Governatore De Luca, non ci sono più alibi o norme che impediscono di riconoscere un congruo punteggio/premialità nei concorsi a questi lavoratori. È il momento di dare una risposta e una prospettiva occupazionale a quanti in questi anni hanno sorretto e contribuito in modo determinante, causa il blocco del turnover, a mantenere e a garantire i livelli essenziali di assistenza nel nostro Paese. La convinzione di essere nel giusto, ci ha ripagati dell’enorme sforzo organizzativo messo in atto in questi mesi. I lavoratori e le Istituzioni ci riconoscono interlocutori privilegiati e competenti, adesso devono ascoltarci. Il governatore e la sua Giunta prendano atto e si schierino, come sempre fatto, al fianco dei più deboli e meno tutelati dal mondo del lavoro”.
Ricadute importantissime anche sul territorio di Caserta. “Sul territorio provinciale – precisano i Segretari Franco della Rocca, CISL FP Caserta, Nicola Cristiani, Ust CISL con delega alla Sanità e Giovanni Letizia, Ust Cisl Caserta – questa sentenza, sempre che passi a livello regionale, interesserà numerosi lavoratori tra cui i 150 che da circa 15 anni prestano servizio all’ASL di Caserta e i 200 operatori, precari e somministrati che sono all’Azienda Ospedaliera. È di certo un primo passo in avanti, la Cisl Caserta, la Cisl Fp Caserta e la Felsa Cisl Caserta avevano sempre avuto ragione a chiedere il diritto sacrosanto di un giusto riconoscimento del servizio prestato da tutti i lavoratori esternalizzati, nei concorsi pubblici”.