(VIDEO) Armi ed anabolizzanti, blitz Falchi a Caserta
La Polizia di Stato di Caserta, nella mattinata di ieri 08/02/2020, ha tratto in arresto per detenzione illegale di pistola clandestina con relativo munizionamento BRUNO Michele, classe ’87 di CASERTA.
Lo stesso veniva anche deferito in stato di libertà per il commercio illegale di una ingente quantità di farmaci anabolizzanti.
L’attività di polizia giudiziaria è maturata nell’ambito di un’iniziativa investigativa, volta al riscontro fattuale in relazione alla presenza di armi in una abitazione sita in centro, posta in essere dalla Squadra Mobile della Questura di Caserta – SEZ FALCHI.
I Poliziotti, sulla base delle informazioni apprese nell’ambito delle attività investigative svolte in questa provincia, predisponevano un servizio di appostamento ed osservazione all’esterno dell’abitazione di BRUNO Michele, classe 1987, sita nel centro cittadino. Notati dei movimenti sospetti i poliziotti davano il via al blitz irrompendo all’interno dell’abitazione.
Nel corso dell’attività di ricerca venivano rinvenuti, celati in uno zaino a sacco di colore mimetico, una pistola marca Bernardelli calibro 7,65 con matricola abrasa, il relativo caricatore appositamente rifornito con n° 07 cartucce dello stesso calibro, nonché una scatola marca fiocchi, con relativo porta cartucce, contenete circa 40 proiettili calibro 7,65.
L’arma era clandestina in quanto non riportante i punzoni identificativi e con matricola abrasa.
Le ulteriori attività di ricerca permettevano altresì di rinvenire, in una cantinola di pertinenza dell’abitazione e nella diretta disponibilità dell’arrestato, una ingente quantità (nr. 2.500 scatole) di farmaci anabolizzanti, di varie marche, anche estere, di cui è vietato il commercio, utilizzati in ambito sportivo per l’aumento della massa muscolare. Il valore stimato dei predetti farmaci risultava essere di circa 100.000 euro. Tutto il materiale veniva catalogato e sottoposto a sequestro.
Per tali fatti, dopo gli accertamenti di rito, il Bruno Michele veniva dichiarato in arresto e, come disposto dal P.M. di Turno competente, veniva sottoposto agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.