Afragola. Fratello boss a cittadini: “Pizzo a mio nome? Denunciateli”
Denunciare gli estorsori, “ancor più immediatamente” se chiedono il “pizzo” a suo nome o per conto della sua famiglia: è, in sintesi, l’invito che alcuni manifesti – fatti affiggere ad Afragola, popoloso comune alle porte di Napoli – rivolgono alla cittadinanza e che portano la firma di Antonio Moccia, fratello di Luigi, elemento di spicco dell’omonima e storica famiglia camorristica. Questo il testo in caratteri cubitali di colore rosso: “Avviso importante, Mi rivolgo ai commercianti, agli imprenditori e a tutti i cittadini di Afragola e dei paesi vicini che vengono massacrati ogni giorno da estorsori che minacciano i nostri affari e che rovinano con la droga i nostri figli. Ho anche scoperto che più volte spendono il nome mio e quello della mia famiglia; vi invito a denunziare tutti i colpevoli e se vengono falsamente a nome della mia famiglia ancor di più immediatamente. Antonio Moccia”.
“Sono state pagate le tasse e i manifesti sono stati affissi negli spazi comunali, – riferisce all’Ansa il sindaco di Afragola, Claudio Grillo – altrimenti li avremmo rimossi”.
(ANSA)
Sicurezza, Castiello (Lega): “Grave caso manifesti Afragola”
“Carabinieri minacciati, ospedali presi d’assalto, delinquenza, morti e ora manifesti commissionati da storiche famiglie mafiose che ad Afragola si rivolgono direttamente ai cittadini. In vaste aree della Campania lo Stato non esiste piu’: il ministro Salvini era in prima linea per difendere i cittadini perbene. Aveva assunto donne e uomini delle Forze dell’Ordine, investito in telecamere, dato impulso agli sgomberi ed espresso vicinanza ai sindaci. Ora governo e il Viminale dormono: i campani perbene non meritano di essere abbandonati”. Lo dichiara la deputata campana della Lega Pina Castiello.
(ANSA)