(FOTO) Casapesenna. Blitz Polizia in un’autocarrozzeria abusiva
Nella pomeriggio di ieri, 18 marzo, nell’ambito dei predisposti servizi finalizzati alla prevenzione e alla repressione dei reati in genere, Agenti della Polizia di Stato operanti in Casapesenna, hanno proceduto al sequestro di un’autocarrozzeria completamente abusiva e indagato il titolare per i reati previsti dalla vigente normativa.
Alle ore 15.00 circa, infatti, Agenti del Posto Fisso Operativo di Casapesenna impegnati a largo raggio sul territorio di competenza in attività di prevenzione e, data l’attuale emergenza determinata dalla necessità di contenere l’espansione del contagio da COVID 19, anche al fine di impedire ogni forma di aggregazione lungo le strade, si imbattevano in un esercizio abusivo di autocarrozzeria Casapesenna, località Cavone Calitta. Nella fattispecie, gli Agenti accertavano che titolare di quella officina, M.M. di anni 29 res. in S. Cipriano d’Aversa, era intento a verniciare un’autovettura, una LANCIA DELTA, nel cortile della propria abitazione, nel cui piano terra aveva realizzato una vera e propria autocarrozzeria abusiva, con tanto di costose attrezzature e (fatto grave!) in totale dispregio dei dettami di legge e delle prescritte autorizzazioni.
Nella circostanza, oltre al veicolo in fase di verniciatura, veniva accertata l’esistenza di un’altra autovettura, una FIAT 500, in attesa di essere riparata (le cui chiavi erano nella disponibilità del M.M.), parcheggiata esternamente all’abitazione del carrozziere abusivo e, da accertamenti effettuati tramite la banca dati delle FF.OO., risultata priva di copertura assicurativa. Al termine delle attività, nel corso delle quali si faceva convenire anche personale del VV.UU. del Comune di Casapesenna per i provvedimenti di propria competenza, mentre i locali e le attrezzature venivano poste sotto sequestro penale, il M.M. veniva indagato a piede libero per violazione agli artt.256 e 258 del D.L. 152/2006, per il reato di immissioni illegali nell’atmosfera, e le autovetture ivi rinvenute venivano restituite ai titolari, previe le contestazioni amministrative del caso. Nei confronti dell’M.M. seguiranno successivamente ulteriori provvedimenti amministrativi a cura della Polizia Municipale e dell’ASL competente.