Caserta. Assunzioni asilo nido, Credentino: “Pronta a ricorrere alla magistratura”

“Credo sia necessario portare la cittadinanza a conoscenza delle risultanze in merito alla mia interrogazione discussa ieri in consiglio comunale, relativa alle assunzioni presso l’asilo nido, assunzioni che hanno seguito un iter apparentemente  legittimo sulla carta, ma quantomeno sospetto nella realtà. Stiamo parlando di 20 posti di lavoro, poi passati a 23, ma siccome gli emolumenti di questi 23 lavoratori  derivano da fondi pubblici, fondi destinati alle politiche sociali, allora è il caso di fare chiarezza”. Così Emilianna Credentino, consigliera di Caserta nel Cuore.

“Le politiche sociali un settore delicato, ma che troppo spesso viene preso d’assalto dal politicante di turno per adoperarsi nelle bieca pratica di favorire le proprie clientele elettorali. In una città normale, dove anche il minimo sospetto urterebbe la sensibilità di chi amministra, si sarebbe dato il via ad un’operazione verità. Invece, sono stata costretta a discutere l’interrogazione sulla base di quattro carte incomplete ricevute dopo tanti stenti e delle poche, ma interessanti, notizie apprese da persone che sentendosi tradite dalle istituzioni, quelle istituzioni che dovrebbero garantire meritocrazia, titolarità e trasparenza, hanno ritenuto opportuno ragguagliarmi con atti, relazioni e fatti. Così, all’incalzare delle mie domande, l’assessore Maria Giovanna Sparago rispondeva, o meglio ci provava, in maniera approssimativa ed evasiva, insomma un muro di gomma, non sono usciti fuori documenti, dati, cifre e nomi, ma sono stata protagonista mio malgrado di una improbabile ma efficace messa in scena, dove tutti hanno recitato un copione già scritto, con il solo fine di mettermi a tacere. Inutile, il mio tentativo di porre ai voti la mozione sottoscritta da tutta l’opposizione. il piano B insomma. Sono  riuscita solo a calendarizzarla per il prossimo consiglio comunale,e pensare che in altri casi ne avevano permesso la discussione nella stessa seduta. Per cui non ho potuto accertare perché: il personale necessario non è stato preso così come previsto dalle short list, o quale è la finalità del corso organizzato dall’assessorato delle politiche sociali per la formazione del personale EPI, e come mai un docente dello stesso corso, così come un’allieva, stranamente sono stati assunti attraverso la società di lavoro interinale, oppure per quale motivo l’esigenza del personale è cambiata rispetto alle 20 unità previste dalla determina fino ad arrivare alle 23 poi , come mai la coordinatrice non è stata scelta tra i dipendenti dei comuni dell’ambito, e a che fine, inconsuetamente, alcune figure ricorrono in maniera inquietante e sono presenti costantemente nei progetti relativi ai servizi sociali, singolarità peraltro già denunciata dall’ex assessore alle politiche sociali. Sono sicura dell’appoggio dell’intera minoranza, ma mi aspetterei da parte dell’assessore Sparago, la revoca, immediata e in autotutela, dei contratti lavorativi in essere, e così come accade nei paesi civili, che rassegnasse anche le proprie dimissioni dall’incarico assessorile. Io non mi fermerò, e non riusciranno a fermarmi, se la Città non avrà risposte chiare e convincenti su questo caso, mi vedrò costretta a chiedere l’intervento della Magistratura, alla quale chi di dovere dovrà rispondere per forza”.

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Redazione

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