Cesa. Coronavirus, chiusura anticipata per supermercati e tabacchini
Come annunciato nei giorni scorsi, questa mattina il sindaco Enzo Guida ha firmato una ordinanza con la quale è disposta la chiusura degli esercizi commerciali, compresi i tabacchi, la domenica ed i festivi.
Negli altri giorni, dal lunedì al sabato, la chiusura è anticipata alle ore 18.
“Sono misure che abbiamo adottato – spiega il primo cittadino di Cesa – di concerto con il CoC e dopo aver consultato la gran parte degli operatori locali”.
In uno con il provvedimento adottato dal Ministero dell’Interno e della Salute, che ha anticipato gli effetti del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri annunciato sabato scorso, che vieta gli spostamenti anche da un comune all’altro, saranno rafforzati i controlli.
“Saranno potenziati, di intesa con le forze dell’ordine, i controlli in ingresso ed in uscita dal paese”.
E’ una misura, si legge nella ordinanza, anche in favore dei lavoratori del settore alimentare e di beni di prima necessità, che “stanno dimostrando un grande senso di responsabilità in questo difficile ed inedito contesto, nonostante la preoccupazione che pure li investe direttamente in quanto soggetti esposti al contatto con la clientela non sempre attenta e rigorosa nei confronti delle disposizioni fornite in merito alle misure di sicurezza da attuare per la tutela della collettività”.
Il provvedimento di restrizione riguarda le attività alimentari, i tabacchi, ad eccezione delle farmacie e delle parafarmacie e dei distributori di carburanti.
Inoltre è disposto il divieto di uscire frequentemente a fare la spesa, raccomandando l’acquisto di generi alimentari a cadenza settimanale o comunque ad intervalli non inferiori a 3 giorni a settimana, incaricando, se possibile in relazione ai volumi di spesa, un unico componente per famiglia. Nel caso risulti necessario ed indifferibile provvedere all’acquisto di alimenti e bevande per il proprio nucleo familiare, di fruire degli esercizi commerciali più vicini alla propria abitazione.
La violazione di tala ordinanza prevede la sospensione dell’attività, l’avvio delle procedure di revisione dei provvedimenti autorizzatori allo scopo di pervenire alla revoca delle stesse, la contestazione del reato di cui all’art. 650 del Codice Penale, con trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica competente per territorio.
“Proprio qualche ora fa il governatore Vincenzo De Luca ha invitato i primi cittadini campani a ‘non introdurre limitazioni agli orari di apertura degli esercizi commerciali di vendita al dettaglio di alimenti ed altri beni di prima necessità”.
Il presidente della Regione Campania si è espresso anche sui provvedimenti già adottati chiedendo ai primi cittadini di revocarli “al fine di garantire ai cittadini di accedere con continuità a detti servizi essenziali e di evitare assembramenti e file nei pressi e all’interno degli esercizi medesimi’. Ci auguriamo che Guida accolga tale invito e revochi un’ordinanza che, a nostro avviso, oltre a non portare benefici, avrà l’effetto di creare confusione ed assembramenti”. Lo chiedono i consiglieri comunali di minoranza Ernesto Ferrante, Raffaele Bencivenga, Amelia Bortone, Carmine Alma e Luigi De Angelis.
“Le limitazioni introdotte dai decreti del governo centrale e dalle ordinanze del presidente della Regione Campania, sono già tante e più che sufficienti. Bisogna evitare dannose sovrapposizioni a livello comunale”.