Cesa. Coronavirus, raccolta e smaltimento rifiuti domestici: minoranza interroga il Sindaco
“Chiediamo al Sindaco se è stato predisposto da parte della società che gestisce i rifiuti un servizio adeguato al trattamento di rifiuti che provengono da abitazioni in cui dimorino soggetti che, risultati positivi alla Covid-19, e/o che stanno effettuando la quarantena obbligatoria. Nello specifico, per assicurare la massima cautela nel trattamento dei materiali, a tutela della salute pubblica e degli operatori stessi; se è stato consegnato un KIT per il ritiro rifiuti (sacchi, nastro adesivo e contenitore) al domicilio della persona positiva in assistenza domiciliare; in che modo la società che gestisce i rifiuti intende smaltire i rifiuti che provengono da queste abitazioni; se agli operatori sono state consegnate a salvaguardare della salute di ogni singolo per arginare il rischio da Coronavirus l’adozione di Dpi, mascherine con norma tecnica UNI EN 149.2001, oppure, protezione FFP2 o FFP3 e guanti”. E’ quanto chiedono i consiglieri comunali di minoranza Ernesto Ferrante, Raffaele Bencivenga, Amelia Bortone, Carmine Alma e Luigi De Angelis.
“Una richiesta nata dopo che l’Istituto superiore della Sanità ha realizzato una guida pratica per eliminare i rifiuti in questo periodo di emergenza sanitaria che richiede nuove regole, soprattutto per chi è in isolamento domiciliare perché risultato positivo al coronavirus; in quarantena obbligatoria, per esempio, i rifiuti non devono essere differenziati, vanno chiusi con due o tre sacchetti; se invece non si è positivi al Virus, la raccolta differenziata può continuare come sempre, usando però l’accortezza, se si è raffreddati, di smaltire i fazzoletti di carta nella raccolta indifferenziata. Pertanto, il Comune, alla luce delle normative suesposte è tenuto a fare il possibile e quanto di sua competenza contro ogni forma di possibile contagio o pericolo per la salute dei cittadini e degli operatori”.