Coronavirus, donazioni: GoFundMe nel mirino dell’Antitrust

“L’Autorità, nell’adunanza di domenica 22 marzo 2020, ha disposto un intervento in via cautelare nei confronti del sito web www.gofundme.com che gestisce una piattaforma attraverso la quale è possibile effettuare raccolte di fondi a scopo benefico (crowdfunding).

Il provvedimento è motivato dall’esigenza di interrompere la diffusione di una pratica estremamente grave, tale da rendere urgente e indifferibile l’intervento dell’Autorità.

Il sito promuove la possibilità di effettuare le donazioni, tra cui molte sono attualmente in favore degli ospedali e reparti ospedalieri delle zone più colpite dall’emergenza Coronavirus, in maniera gratuita e senza costi per il donante. In realtà, sussistono costi connessi alle transazioni con carte di credito e debito. Inoltre, la Piattaforma consente ai consumatori di elargire, per finanziare il proprio funzionamento, delle commissioni facoltative su ogni transazione; tuttavia, al momento di effettuare la donazione, la commissione è preimpostata su un valore pari a una quota percentuale della somma donata, laddove solo il consumatore che clicca su “Altro” in un menu a tendina adiacente, inserendo l’importo zero, può annullarla.

L’Autorità ha ritenuto che le modalità di acquisizione delle commissioni reclamizzate come facoltative siano tali da esercitare un indebito condizionamento nei confronti dei soggetti donanti, i quali potrebbero non rendersi conto della possibilità di modificare o annullare la cifra preimpostata dalla piattaforma, o ritenerla necessaria per il suo funzionamento. Ciò appare particolarmente insidioso data la finalità con cui i consumatori si rivolgono a GoFundMe, quella di effettuare versamenti in beneficenza, che comporta un’attenzione ridotta ai meccanismi di funzionamento del sito e/o una maggiore propensione a disporre delle proprie risorse finanziarie.

L’Autorità ha disposto che il meccanismo di preselezione della commissione facoltativa sia immediatamente eliminato, lasciando piena libertà di scelta al consumatore donante attraverso l’indicazione del valore “zero” che egli potrà modificare.

L’Autorità, in considerazione del particolare momento, continua a porre la propria attenzione su operatori attivi nel mercato dell’e-commerce che adottano comportamenti scorretti e ingannevoli.


Coronavirus. Pecoraro Scanio: “Evitare business sulle donazioni. Maggiore responsabilità e trasparenza”

“I ricavati delle donazioni per l’emergenza coronavirus devono arrivare integralmente agli ospedali e altri soggetti beneficiari di queste encomiabile gara di solidarietà- lo chiede Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro e presidente della Fondazione Univerde dopo la decisione netta presa dall’Antitrust, aggiungendo che “il Governo assicuri che in un momento delicato come questo le iniziative di solidarietà consentano di destinare integralmente le somme raccolte all’emergenza in atto”.

Lo studio #Donasicuro realizzato dalla startup BeHonest, su 676 raccolte fondi on line fino al 21 marzo, ha rilevato oltre 14 milioni di euro di donazioni raccolte prevalentemente sulla piattaforma Gofundme che prevede un “contributo facoltativo preimpostato del 10%. L’Autorità Antitrust in una decisione presa nella giornata di domenica 22 marzo ha evidentemente rilevato l’urgenza di un intervento e infatti ha disposto che “il meccanismo di preselezione della commissione facoltativa sia immediatamente eliminato” su Gofundme.

Il Presidente della Fondazione Univerde Alfonso Pecoraro Scanio, conclude l’appello: “Confido che la piattaforma Gofundme su cui tanti stanno facendo donazioni si adegui nei 3 giorni previsti alla decisione dell’Autorità anche tenendo conto che altre piattaforme durante questa emergenza hanno rinunciato ai propri guadagni o almeno ridotto drasticamente le proprie percentuali”.

Redazione

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