Coronavirus, Nappi: “Cura Italia? Al massimo un cerotto: non risolve nulla”

“Il Cura Italia servirà al massimo come cerotto, a tamponare per qualche giorno le ferite che il Coronavirus ha lasciato e continuerà a lasciare sul nostro Paese. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto abbiamo la conferma che i suoi effetti sui lavoratori dureranno soltanto un mese e lo scopriamo proprio nel giorno in cui, invece, la ministra Paola De Micheli anticipa che le misure restrittive da “zona rossa” saranno prorogate al 3 aprile e forse continueranno oltre”. Così in una nota Severino Nappi, il Nostro Posto.

“Il decreto non contiene misure per sostenere alcuni settori che subiranno fortissima la crisi come, per esempio, quello dell’edilizia e, nonostante gli avvisi e le richieste, perpetua l’odiosa discriminazione tra lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi, coi primi che avranno almeno 15 giorni di congedo – che sono comunque insufficienti – e i secondi, che sono ancora più a rischio licenziamento, che si dovranno accontentare di 600 euro una tantum, una cifra che non è sufficiente nemmeno a pagare un affitto di uno studio professionale o di una abitazione in una qualunque delle grandi città italiane”.

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Redazione

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