Coronavirus, procurato allarme attraverso social network: denunciato

I Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza anche in questo delicato periodo, in cui vengono messe in campo dalle istituzioni competenti tutte le misure atte ad evitare il contagio e la diffusione del fenomeno epidemico “Coronavirus”, sono in prima linea per garantire un’attenta vigilanza sul territorio di competenza, di modo da sostenere ed indirizzare le popolazioni dei 100 comuni che ricadono su di esso.

In tale ottica stanno agendo i Carabinieri delle 7 Compagnie e delle 76 Stazioni, quali reparti territoriali capillarmente distribuiti e deputati prioritariamente a monitorare, da un lato, il rispetto delle prescrizioni impartite nello specifico dalle Autorità nazionali e locali, ma pure far si che vengano preservate le ordinarie condizione di ordine e sicurezza pubblica delle singole comunità locali, le quali, oggigiorno, sono costantemente sollecitate dalle notizie sul tema che si susseguono.

A tal riguardo, i Carabinieri della Compagnia di Potenza hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria un 44enne residente nel potentino, ritenuto responsabile del reato di “Procurato allarme”.

Questi, nei giorni scorsi, aveva pubblicato sul proprio profilo “Facebook” un post con il quale asseriva di trovarsi a Codogno (LO), suscitando allarme nella popolazione, poiché, allo stesso tempo, veniva notato dai concittadini nel centro abitato in cui vive, ove girovagava, senza sottoporsi alla prevista misura della quarantena volontaria, qualora fosse stato effettivamente proveniente dal noto comune lombardo.

I militari, avendo appreso la notizia, hanno immediatamente effettuato gli accertamenti del caso ed appurato che il soggetto aveva inventato il tutto, poiché non si era mai recato nella “zona rossa” del nord – Italia, motivo, per cui, è scattata la denuncia nei suoi confronti.

L’episodio sottolinea quanto essenziale sia assicurare risposte efficaci e tempestive in ordine a situazioni del genere, capaci di ingenerare grande preoccupazione in realtà già di per sé provate da un fenomeno che in questi giorni sta replicando i suoi effetti negativi nel meridione.

Affinché ciò possa realizzarsi, è necessario, in analoghi casi, rivolgersi quanto prima al presidio territoriale di riferimento costituito dal Comando Stazione Carabinieri, così da rendere possibile provvedimenti risolutivi, od ancora segnalarli al Numero Unico di Emergenza 112 di pronto intervento dell’Arma.

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Redazione

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