Coronavirus, Ronghi: “Chiudere uffici pubblici”

“Restare a casa è l’imperativo categorico per prevenire il contagio da coronavirus ma il Governo è carente o insufficiente nell’adottare misure a tutela dei dipendenti della Pubblica amministrazione”. E’ quanto afferma il Segretario Generale di Cnal, Salvatore Ronghi.

“Data la grave situazione, che espone i lavoratori al rischio contagio, il Governo dovrebbe decidere per la chiusura degli uffici pubblici fino al 3 aprile e prevedere, a copertura di tale periodo, congedi speciali – sottolinea Ronghi – ,  ciò anche tenuto conto del fatto che le iniziative di smart working non sono state adottate da tutte le pubbliche amministrazioni o, se adottate, sono insufficienti perché prevedono criteri di rotazione del personale, che non hanno senso in quanto esporrebbero, a tempi alterni, i dipendenti al rischio contagio” – sottolinea Ronghi.

“Inoltre, la paventata ipotesi di addebitare ai lavoratori della pubblica amministrazione le ferie per giustificare l’eventuale chiusura per l’emergenza coronavirus dimostra tutta la disattenzione del governo Pd-5 stelle nei confronti dei servitori dello Stato e, quindi, va totalmente respinta” – sottolinea Ronghi.

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Redazione

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