Coronavirus, terzo caso a Casal di Principe
“Devo purtroppo darvi notizia di un altro contagio pochi minuti fa sono stato avvisato che un paziente è stato trovato positivo al covid19 presso l’ospedale di Aversa. Come al solito l’azienda sanitaria ha provveduto a prendere le dovute misure di quarantena. E’ inutile che vi domandiate dove e come può aver preso il virus; come già detto il virus è fra di noi, rispettiamo le distanze, non uscite di casa”. Lo comunica il sindaco Renato Natale.
“Dopo il terzo positivo si sono intensificate le richieste al sottoscritto di interventi vari, dalla sanificazione a tappeto di tutta la città, alla richiesta di tamponi da fare a tutti, oltre che aiuto economico ed alimentare per chi è rimasto senza lavoro e risorse. Le capisco tutte e ne condivido molte; stessa cosa i questi giorni vengono richieste agli atri sindaci. Però vorrei che fosse chiaro noi sindaci non siamo onnipotenti, anzi, sono sempre molto rispettoso delle istituzioni, evito sempre di criticare e attaccare altri livelli istituzionali, ma ora credo che non sia più il tempo. Siamo stanchi di prenderci i rimproveri dei nostri concittadini, e di essere tempestati di ordinanze, decreti circolari, linee guide che scaricano tutto il peso su noi sindaci in trincea. Stiamo sempre sul filo del rasoio di una denuncia per omissione, per abuso, o per danno erariale; non abbiamo risorse umane ed economiche a disposizione, e giustamente i cittadini guardano a noi come chi deve dare risposte veloci , chiare e risolutive alle loro esigenze, ma anche alle loro paure”. E’ quanto sottolinea il sindaco Natale.
“E’ un momento duro per tutti, e noi sindaci, io Sindaco, vogliamo fare la nostra parte, ma abbiamo bisogno di aiuto. Si è vero, abbiamo bisogno che vengano effettuati più tamponi, almeno a coloro che possono essere soggetti più esposti, si è vero abbiamo bisogno di maggiori interventi di sanificazione, si è vero bisogna assolutamente dare una mano a chi oramai non ha più neanche da mangiare, si è vero bisogna assolutamente fornire di dispositivi di protezione tutti coloro che sono esposti a cominciare dai medici, ai vigili, agli operatori ecologici a quanti sono in servizio negli esercizi pubblici. Troppo pochi sono i tamponi effettuati a fronte delle richieste dei medici di famiglia; troppo tempo ci vuole per farli praticare e poi averne la risposta; troppi intralci burocratici e pochissime risorse finanziarie per poter rispondere alle richieste di aiuto; troppo pochi uomini delle forze dell’ordine, a partire dai nostri eccellenti vigili urbani, per poter effettuare controlli adeguati. Siamo comandanti di una nave senza vele e senza remi. Abbiamo solo la straordinaria generosità di collaboratori sia amministratori che dipendenti, che è già qualcosa di importante, ma ora chiediamo alla regione, all’Asl e al Governo di stare veramente a fianco dei sindaci d’Italia, per poterci consentire di essere efficacemente a fianco dei nostri concittadini”.