I dolori dell’artrosi, un problema che limita l’autonomia

C’è una malattia molto comune per quanto riguarda l’apparato muscolo-scheletrico, si tratta dell’artrosi. In Italia sono circa 4 milioni le persone a esserne colpite: spesso sono anziani, ma non solo. Limitare l’attività motoria per via del dolore non piace a nessuno, soprattutto se questo a lungo andare diventa un deficit per l’autonomia personale (per esempio quando il salire le scale si trasforma da semplice gesto quotidiano in un incubo). L’artrosi è una malattia reumatica cronica, che va a causare lesioni progressive e degenerative nella cartilagine, in relazione all’osso e all’intera articolazione. Di qualsiasi entità possa essere la limitazione della normale funzionalità, questa ha un impatto importante e negativo sulla qualità della vita di una persona. E’ chiaro che al progredire dell’età corrisponde un aumento dell’incidenza di questa malattia, che colpisce più le donne che gli uomini. Inoltre le persone in situazione di sovrappeso e obese rappresentano categorie piuttosto a rischio. Sarà interessante precisare che l’artrosi ha anche dei risvolti sulla vita sociale, dal momento che la sua comparsa e il suo sviluppo possono arrivare a compromettere la routine di lavoro.

Il ruolo della cartilagine e i fattori di rischio

I carichi vengono distribuiti nell’interezza dell’apparato muscolo-scheletrico grazie all’intervento della cartilagine, che allo stesso tempo riduce l’attrito nel movimento e assorbe i micro-traumi connessi. Se e quando la cartilagine si consuma e riduce in modo eccessivo, i capi ossei arrivano a entrare in contatto e lo sfregamento li danneggia. A questo punto iniziano i dolori ed emerge una rigidità nella zona interessata. Si tratta di un malessere profondo, localizzato nell’articolazione, che si sviluppa in modo graduale e può essere definito ‘meccanico’. Diversamente da quanto accade in caso di artrite, qui il dolore si riduce molto – e spesso scompare – sia nei momenti di riposo che durante la notte, per poi riprendere al mattino e continuare nel resto della giornata (soprattutto quando si sta in piedi). Tra i fattori di rischio per la comparsa dell’artrosi, oltre all’età come abbiamo accennato, ci sono elementi genetici, sesso e situazioni di sovrappeso. Fratture precedenti, lesioni articolari ed emofilia (oltre ad altre malattie di tipo reumatico come ad esempio la gotta) possono rendere la persona più esposta al rischio di sviluppare artrosi. Anche lo sforzo da sport (soprattutto calcio e tennis) può causare micro-traumi che si ripetono e compromettono l’articolazione.

Terapia e rimedi naturali

Bisogna partire dal presupposto che un farmaco ad hoc, in grado di sconfiggere l’artrosi, non c’è. Per fare la migliore prevenzione occorre puntare su un corretto stile di vita. Questo deve essere sempre attivo, in modo da ottenere benefici il più possibile a lungo termine: insomma, no alla sedentarietà. Sarà poi anche importante dormire nelle più corrette posizioni sia il giorno che durante la notte. Inoltre secondo questa fonte gli integratori alimentari possono essere di grande aiuto in caso di artrosi: si tratta di prodotti del tutto naturali (fatti con sostanze vegetali), pensati e realizzati per offrire il corretto apporto di nutrienti al sistema muscolo-scheletrico. L’obiettivo dichiarato è riuscire a proteggere e allo stesso tempo preservare le articolazioni, riducendo la fastidiosa infiammazione e il dolore connesso.

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Redazione

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