Emergenza Coronavirus, proposte congiunte delle associazioni di categoria dei commercialisti

Le associazioni di categoria dei commercialisti ha inviato delle richieste al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro dell’Economia.

Ecco il testo:

Signor Presidente del Consiglio Prof. Giuseppe Conte,

Signor al Ministro dell’Economia On.le Roberto Gualtieri,

Rimarcando nuovamente l’apprezzamento per l’attività finora portata avanti dal Governo, dopo aver preso visione dei recenti provvedimenti, le scriventi sigle sindacali, con voce unanime, si sono fatte promotrici delle seguenti richieste, già inviate al Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili perché se ne facesse promotore nella sua attività di proposizione legislativa, ed ampiamente recepite.

Auspichiamo che le istituzioni possano cogliere la portata di necessità ed urgenza rappresentata dalle proposte formulate in questo documento, nelle quali abbiamo inteso tenere conto tanto delle esigenze dei contribuenti, quanto quelle dei professionisti che operano nella materia tributaria, i quali hanno pari diritto alla salute.

L’impianto propositivo è sorretto dai principi dello Statuto dei Diritti del Contribuente, in particolare laddove si disciplinano gli eccezionali casi di urgenza, qual è l’attuale.

Queste le proposte:

– ove non specificatamente previsto di seguito, allargamento a tutto il territorio delle misure introdotte dal D.L. n. 9 del 2 marzo 2020;

– sospensione per sei mesi degli adempimenti fiscali, oltre che previdenziali e assistenziali, ivi compresi i relativi versamenti (anche per imposte regionali o comunali) su tutto il territorio nazionale;

– estensione a tutto il territorio nazionale dei provvedimenti legislativi emanati a sostegno dell’economia e delle imprese anche alle attività libero-professionali;

– sospensione degli atti impositivi, in materia previdenziale e tributaria, con rinvio di ogni termine sostanziale, di pagamento o di impugnazione nonché processuale, ivi comprese tutte le altre scadenze di contenzioso o contraddittorio con gli uffici, quali, tra gli altri, la presentazione dell’istanza di reclamo-mediazione o accertamento con adesione o ancora di autotutela;

– sospensione per sei mesi degli atti impositivi, in materia previdenziale e tributaria, con rinvio di ogni termine sostanziale, di pagamento o di impugnazione nonché processuale, ivi comprese tutte le altre scadenze di contenzioso o contraddittorio con gli uffici, quali, tra gli altri, la presentazione dell’istanza di reclamo-mediazione o accertamento con adesione o ancora di autotutela;

– sospensione di tutte le procedure cautelari in corso da parte dell’Agenzia delle entrate e riscossione, nonché degli enti pubblici per la riscossione diretta dei propri tributi, delle società in house e dei concessionari sino a 15 giorni successivi alla dichiarazione di termine dello stato di cui al DPCM del 10 marzo 2020;

– sospensione degli adempimenti e rinvio di tutti i termini connessi a procedure concorsuali ed esecutive;

– disapplicazione ISA generalizzata per l’anno 2020 e rinvio dei termini per l’annualità 2019 ai fini ISA (stante le difficoltà di reperimento dati relativi al periodo d’imposta 2019 a fronte dell’emergenza sanitaria in corso);

– sospensione delle limitazioni delle compensazioni introdotti con Decreto fiscale 2020, e conseguente facoltà di utilizzo dei crediti anche antecedentemente alla presentazione della dichiarazione;

– introduzione di un credito d’imposta pari al 100% della spesa documentata per introduzione ed implementazione di forme di smart working e telelavoro, inclusa la formazione, così da preparare gli italiani a future situazioni di emergenza ovvero, alternativamente, allargamento territoriale dell’ambito di applicazione dei servizi e delle soluzioni innovative collegate all’iniziativa di solidarietà digitale del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione (https://solidarietadigitale.agid.gov.it);

– previsione dell’applicazione di ammortizzatori sociali generalizzati per dipendenti di imprese e di lavoratori autonomi e di professionisti;

– allargamento dell’adozione di misure di sostegno a favore delle zone economiche speciali (ZES), previste dal Decreto Legge 91/2017, anche ai territori maggiormente colpiti dall’emergenza sanitaria, ove dove adottare agevolazioni di vario genere come, a titolo di esempio, una riduzione delle aliquote Irap applicate per il periodo di imposta 2019 o dei tributi locali come Imu e tassa rifiuti, o dove introdurre specifici crediti di imposta per sostenere il mantenimento della forza lavoro attualmente impiegata dalle Pmi locali;

– sospensione – fino a 12 mesi – del pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti di qualsiasi genere , per famiglie, lavoratori autonomi ed imprese di qualsiasi dimensione (ivi incluse le operazioni di credito agrario di esercizio e di miglioramento e di credito ordinario, erogati dalle banche, nonché dagli intermediari finanziari iscritti nell’albo di cui articolo 106 del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, di cui al decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385, e successive modificazioni, e dalla Cassa depositi e prestiti S.p.A., comprensivi dei relativi interessi), nonché la sospensione dei pagamenti dei canoni per contratti di locazione finanziaria aventi ad oggetto beni strumentali all’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale, agricola o professionale, con raccomandazione che la stessa sospensione non abbia ripercussioni sulla centrale rischi;

– rinvio a 180 giorni del termine per l’approvazione dei bilanci d’esercizio chiusi al 31/12/2019 e pari slittamento per approvazione dei bilanci per gli enti pubblici e enti locali;

– proroga dei termini previsti per le misure di allerta volte ad innescare i meccanismi di prevenzione della crisi d’impresa;

– estensione dell’art. 16 del D.L. 2 marzo 2020, n. 9 anche a tutti i professionisti del territorio nazionale iscritti alle casse di previdenza autonome dei rispettivi Ordini professionali;

– previsione di contributi a fondo perduto per tutti i titolari di partita iva compreso professionisti a sostegno delle attività a causa del forzato blocco economico generalizzato;

– per tutte le attività d’impresa e di lavoro autonomo, il riconoscimento per il periodo d’imposta 2020 di una deduzione dal reddito assoggettato ad IRPEF o ad IRES, nonché dalla base imponibile IRAP. La deduzione sarà commisurata ad una percentuale (ad esempio 20%) da applicarsi all’importo documentato della riduzione del fatturato, o dei corrispettivi, maturata nel periodo interessato dalle misure di contenimento e per i 6 mesi successivi alla revoca delle stesse. Per tutte le altre attività d’impresa e di lavoro autonomo, non collocate nelle zone soggette alle misure di contenimento e di gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID2019, si riconosce per il periodo d’imposta 2020 una deduzione dal reddito assoggettato ad IRPEF o ad IRES, nonché dalla base imponibile IRAP, pari al 2 % dei corrispettivi dichiarati nell’ultimo esercizio, precedente a quello in corso;

– moratoria all’applicazione della nuova disciplina di cui all’art. 17/bis del D. Lgs.241/97 in materia di appalti e subappalti.

Oltre a quanto sopra specificato:

– utilizzo della delega unica telematica, per il disbrigo di tutte le pratiche di natura tributaria da parte del professionista; ovvero in subordine, gestione delle deleghe con AdE in modalità remota;

– registrazione di tutti gli atti in modalità remota (modalità ad oggi consentita solo per le locazioni – RLI telematico) ovvero ampliamento da parte dell’AdE delle attività veicolabili tramite CIVIS ed incentivazione dei collegamenti telefonici;

– introduzione di un aiuto alla crescita ed alla competitività con interventi di medio periodo (5 anni), attraverso contributi in conto interessi parametrato al fatturato (max 5%) o al Patrimonio Netto (50%), con libertà di utilizzo, a condizione che sussista la continuità aziendale ed il tutto sia asseverato da un commercialista iscritto all’albo;

– previsione della deduzione di borse di studio erogate da imprese e professionisti a favore di borse di ricerca anche in materie non inerenti all’attività di impresa o professionale;

– Procedure semplificate e straordinarie di liquidazione dei debiti in particolare della PA, possibilmente diminuendo il tempo medio di pagamento, portandolo a 40gg, (oggi 70gg) in favore delle imprese e i lavoratori autonomi con sede legale o operativa nelle zone soggette a disposizioni restrittive.

Certi di un favorevole accoglimento inviamo i nostri migliori saluti.

Maria Pia Nucera – Presidente ADC

Andrea Ferrari – Presidente AIDC

Marco Cuchel – Presidente ANC

Amelia Luca – Presidente ANDOC

Antonella La Porta – Presidente FIDDOC

Stefano Sfrappa – Presidente SIC

Giuseppe Diretto – Presidente UNAGRACO

Deborah Righetti – Vicepresidente UNGDCEC

Domenico Posca – Presidente UNICO

Redazione

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