Lusciano. Coronavirus, scoppia il caso della pasticceria ‘aperta’
Dopo il caso del funerale del padre del consigliere comunale (leggi qui), scoppia un altro caso: quello di una pasticceria che ha aperto i battenti per donare dolci in beneficenza ma violando l’ordinanza regionale anti-coronavirus.
A denunciare il fatto, tamite nota stampa, il consigliere comunale di minoranza Filippo Ciocio. “Il bene si fa e non si dice, ma qui ogni occasione è buona per farsi belli agli occhi della cittadinanza e fare politica spicciola. Vedo e leggo di una pasticceria che ha prodotto e regalato dolciumi al comune. Complimenti a chi voleva sicuramente fare un gesto di beneficenza, ma Sindaco, vicesindaco e un assessore festeggiano e si fanno pure le foto davanti ad un gesto di illegalità? Ma a Lusciano i vari decreti e l’ordinanza n. 25 della Regione Campania che sospende le attività di pasticcerie, ecc. pure con consegna a domicilio non la fanno rispettare prima gli amministratori? Non c’entra il fine, che sicuramente era positivo, ma se l’attività è sospesa, i dolci non si fanno neppure per regalarli, anche perché non sono alimenti di prima necessità. Purtroppo derogare alle ordinanze senza autorizzazioni non solo non è illegittimo ma crea precedenti. Il mio non è gusto per la polemica, in questo periodo ho collaborato in silenzio per la salute dei cittadini ma ho veramente paura che a causa della superficialità di sindaco e co., De Luca ci sigilla”.