Napoli. Policlinico UniFederico II semideserto, Ciarambino: “Sia reso operativo per le emergenze”
“In una fase emergenziale come questa, con ospedali sovraccarichi e la decisione di sottrarre alla città un nosocomio indispensabile come il Loreto Mare per farne una struttura dedicata all’emergenza da Covid-19, è necessario rendere disponibile ogni presidio ed ogni unità di personale, così da farci trovare pronti anche nella peggiore delle previsioni. Eppure il Policlinico Universitario Federico II di Napoli è allo stato poco o per nulla attivo in ambito emergenziale, unico policlinico d’Italia insieme all’altro policlinico napoletano ad essere privo di pronto soccorso. Parliamo di un ospedale da circa mille posti letto, che vanta le migliori specialità, con reparti per le malattie infettive e rianimazioni, ma che oggi, non essendo dotato di Pronto Soccorso generalista e con la sospensione di tutti i ricoveri programmati, si presenta semideserto e con personale in eccedenza, mentre altrove il personale sanitario è allo stremo. Faccio appello al governatore De Luca, a cui inoltrerò in queste ore una richiesta ufficiale, affinché il II Policlinico, sia reso operativo il prima possibile, per le emergenze. Richiesta che farò pervenire contestualmente al ministro della Salute Speranza, al ministro per l’Università Manfredi e al commissario straordinario per l’emergenza sanitaria Arcuri”. E’ quanto dichiara la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“Se dovessimo fare i conti con numeri come quelli delle regioni del Nord – sottolinea Ciarambino – non basterebbero gli ospedali già individuati per arginare un’emergenza che ad oggi nella sola Bergamo annovera fino a 300 ricoveri al giorno. Con ospedali come Cardarelli e Cotugno che oggi versano in situazioni ingovernabili, con personale allo stremo e operatori sanitari che continuano a contagiarsi, prima ancora di immaginare di allestire ospedali da campo e tendopoli in spazi come la Mostra d’Oltremare, riteniamo indispensabile ampliare l’offerta sanitaria della nostra regione con il Policlinico Universitario, soprattutto se dovesse concretizzarsi la previsione di un possibile incremento del numero dei contagi”.