Terra dei Fuochi, Manno – Arenare: “Qui la gente continua ad ammalarsi”
La Terra dei Fuochi continua a bruciare ma nessuno ne parla. Una catastrofe sotto ogni punto di vista, che, oltre ad uccidere la popolazione, causa danni enormi all’economia dei paesi del perimetro a rischio, basata quasi esclusivamente su agricoltura, allevamento e Turismo. Una triste realtà che vede coinvolte centinaia di famiglie di bambini, giovani ed adulti malati di tumore. Una strage che non vede ancora colpevoli, ma, soprattutto, non vede ancora soluzioni.
Sul tema si sono espressi anche Ivano Manno, di Forza Nuova, e Valerio Arenare, dell’associazione Lega della Terra (aderente al Sindacato Sinlai), che in questi giorni invieranno una lettera a Ministero e Regione Campania: “Troppo spesso politici e mass media si dimenticano della Terra dei Fuochi, eppure qui in Campania si continua ad ammalarsi di tumore. Giovani, Bambini, adulti, nessuno viene risparmiato nella Terra dei Fuochi. De Luca e tutta la classe politica Campana ha fatto solo promesse senza mai mantenerle, e i vari interventi del Governo sono stati inutili e inconcludenti. Ci stiamo mobilitando, giustamente, per l’emergenza CoronaVirus; sono scesi in campo politici, giornalisti, vip, medici, scienziati; e per i malati e i morti della Terra dei Fuochi? Qualche comunicato stampa ogni tanto e la solita marea di promesse durante le campagne elettorali. La Terra dei Fuochi è un tema che volontariamente si tenta di nascondere e, quindi, bisogna parlarne il meno possibile, perché è un problema scomodo da affrontare sia per i politici che per i giornalisti, troppe posizioni ambigue, troppi affari nascosti, troppi personaggi che sono o che potrebbero essere coinvolti. Noi di F.N. e Lega della Terra non staremo a guardare il nostro territorio in queste condizioni e, soprattutto, non aspetteremo altre vittime. Nei prossimi giorni manderemo lettere di protesta al Ministero, Comuni, Regione Campania e regioni confinanti, perché la Terra dei Fuochi ha ormai raggiunto Puglia e Lazio. Siamo pronti a manifestare con sit-in e picchetti e ad affiancarci alla lotta di chiunque abbia il coraggio di alzare la testa e lottare per la nostra terra.”